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Prints

VOLCKAMER, JOHANN CHRISTOPH.

Limon Zattelle.

225.00 € 250.00 €

Botteghina D'arte Galleria Kúpros Studio Bibliografico

(Rosignano Solvay, Italy)

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Engravers
VOLCKAMER, JOHANN CHRISTOPH.
Keyword
Decorativo - (Frutta)

Description

Tratta dall'opera di Johann Christoph Volkamer “Hesperides” (“Esperidi”) pubblicata a Norimberga intorno al 1710. Incisione in rame all'acquaforte, in recente ma in bella e vivace coloritura, cm 20,5 x 31 (alla lastra) più margini. Ottimo stato di conservazione. L'opera, in due volumi, consiste in una raccolta di tavole che raffigurano prevalentemente agrumi: limoni, lime, arance, bergamotti, pompelmi, ananas, melograni, ma anche noci di cocco, nelle loro varietà e forme, sia tipiche che esotiche, fluttuano come corpi celesti sopra le ville italiane, le campagne e i giardini, dando vita a un'opera originale e di gran fascino. L' apparato iconografico è di ricercata bellezza: le incisioni raffigurano frutti nella parte superiore; palazzi, ville, giardini e labirinti nella parte inferiore, con architetture che sono per lo più quelle del nord est d'Italia, ossia della provincia di Padova e di Verona. Johann Christoph Volkamer (1644 - 1720) figlio di un medico e botanico dedito alla progettazione di giardini, fu un intraprendente commerciante di Norimberga che ereditò dal padre la profonda passione per la botanica. Intorno al 1660 visitò numerosi parchi e giardini d' Italia, da cui nacque il suo particolare interesse per l’universo degli agrumi. Rientrato in Germania costruì il proprio giardino, dove instaurò numerose piante e da cui trasse ispirazione per realizzare i suoi numerosi schizzi, che sarebbero poi andati a comporre, fra il 1708 e il 1710, la sua opera più importante, il “Nürbergisches Hesperides oder gründliche Beschreibung der edlen Citronat, Citronen - und Pomeranzen – Früchte.”. In questa splendida raccolta (di evidente derivazione dalle “Hesperides, sive, De malorum aureorum cultura”, di Giovanni Battista Ferrari, opera che appunto celebrava gli agrumi) il Volckamer riuscì a coniugare suggestioni storiche e letterarie con una puntuale ricerca scientifica, intrecciando mirabilmente i frutti della natura a splendidi paesaggi e architetture. (Cfr. Blunt: “Delightful views of the gardens and palaces of Germany, Austria and Italy”). .