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Prints

CANTELLI Giacomo

Isola e Regno di Sicilia detta anticam.te Isola del Sole et Isola de Ciclopi, e poscia Trinacria, Triquestra, e Sicania…

1682

1000.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1682
Place of printing
Roma
Size
555 X 445
Engravers
CANTELLI Giacomo

Description

La mappa è una delle più dettagliate e aggiornate della Sicilia e delle isole limitrofe. Include due cartigli ornati e una dedica al "Signore Don Gaspar De Aro E Gusman". Giacomo Cantelli, nativo da Vignola come egli fa notare nella sua firma, fu il primo cartografo ufficiale della corte di Modena, dal 1685, anno in cui il duca Francesco II lo nominò geografo e conservatore della biblioteca ducale. ' Carta geografica tratta dal ' Mercurio geografico overo Guida Geografica in tutte le parti del Mondo conforme le Tavole Geografiche del Sansone Baudran de Cantelli Data in luce con direttione, e cura di Gio. Giacomo de Rossi nella sua stamperia ' raccolta di carte edita a Roma tra il 1660 ed il 1730 dalla tipografia De Rossi - la datazione delle carte va dal 1669 al 1715 - la cui prima stesura si deve a Giovanni Giacomo de Rossi. Nel corso degli anni l’atlante fu arricchito da un numero sempre maggiore di carte nelle successive edizioni curate prima da Domenico de Rossi e poi dal figlio Filippo. Il ' Mercurio Geografico ' è una raccolta che raccoglie lavori di cartografi quali Michele Antonio Baudrand, Nicolas Sanson, Augustin Lubin, Filippo Titi, Giacomo Ameti, Giovanni Antonio Magini e Innocenzo Mattei e che ' contempla come "corpus" principale ' la grande produzione del geografo Giacomo Cantelli da Vignola. Le carte sono finemente copiate ed intagliate dai maggiori incisori dell'epoca tra i quali Falda, Widman, Barbey, Widman, Lhuillier, Donia, Mariotti. ' Cantelli era un geografo e cartografo, originario di Montorsello presso Vignola; compiti gli studi umanistici a Bologna, nel 1669, entrò ivi a servizio del marchese Obizzo da Ferrara come segretario, poi passò a Venezia e di là a Parigi, dove strinse rapporti coi maggiori geografi francesi del tempo, il Du Val, Nicola Sanson e specialmente Michel Antoine Baudrand, col quale rimase poi sempre in corrispondenza. Tornato a Bologna, fu per lunghi anni segretario di Rinieri Marescotti; ma, intorno al 1675 o poco dopo, si recò, forse più volte, a Roma, ed entrò in relazione con la celebre officina cartografica dei De Rossi, la quale pubblicò poi la massima parte delle sue carte geografiche. La sua fama di cartografo si era ormai consolidata, tanto che venne chiamato sia dal papa Innocenzo XI che dal duca di Modena e Reggio Francesco II d'Este, che lo desideravano entrambi come cartografo ufficiale. Scelse la corte di Francesco II, e in novembre 1685 fu nominato geografo di corte. Dal 1686 al 1689 eseguì numerose carte di paesi e territori europei. Costruì di sua mano un mappamondo e un globo celeste, che rimasero esposti per qualche tempo nell'atrio della Biblioteca Estense a Modena. Morì in Modena il 30 novembre 1695. Quasi tutte le carte furono inserite nel ' Mercurio Geografico, ' il notissimo atlante pubblicato a Roma dai De Rossi. Nella prima edizione del ' Mercurio Geografico ' furono pubblicate 19 sue carte, assieme ad altre del Sanson e del Baudrand. Nel 1692 uscì una seconda edizione in due volumi, che conteneva lavori da lui eseguiti (88 carte, intagliate al bulino dall'incisore Antonio Barbey). “La carta di Giacomo Cantelli da Vignola (1643-1695) ?stituisce un notevole passo in avanti nella definizione geografica dell'isola; sebbene il contorno costiero riprenda il profilo di Sanson-Jaillot, si nota un notevole incremento toponomastico e una maggiore ricchezza di dettagli interni. Anche l'andamento dei fiumi non sembra essere ripreso da alcuna carta precedente. Il modello di Cantelli verrà adottato da Coronelli e da Cassiano de Silva, nelle cui carte si nota una perdita di toponimi e alcune varianti linguistiche, significative soprattutto nell'opera di de Silva. Al di sotto del titolo vengono citate alcune delle fonti utilizzate dall'autore, tra le quali l'opera di Tommaso Fazello (1498-1570), il ' De Rebus Siculis ' - vecchia ormai di oltre un secolo, ma ancora prodiga di indicazioni cartograficamente inedite e alcuni non meglio identificati "Autori più. The map provides one of the most detailed and up to date treatments of Sicily and the neighboring islands. Includes several ornate cartouches and a dedication to Signore Don Gaspar De Aro E Gusman. Map taken from ' Mercurio geografico overo Guida Geografica in tutte le parti del Mondo conforme le Tavole Geografiche del Sansone Baudran de Cantelli Data in luce con direttione, e cura di Gio. ' Giacomo de Rossi nella sua stamperia ' collection of maps published in Rome between 1660 and 1730 by the typography De Rossi - the date of the maps goes from 1669 to 1715 - whose first edition is due to Giovanni Giacomo de Rossi. Over the years the atlas was enriched by an increasing number of maps in subsequent editions edited first by Domenico de Rossi and then by his son Filippo. The ' Mercurio Geografico ' is a collection that brings together works by cartographers such as Michele Antonio Baudrand, Nicolas Sanson, Augustin Lubin, Filippo Titi, Giacomo Ameti, Giovanni Antonio Magini and Innocenzo Mattei, and which includes as its main "corpus" the great production of the geographer Giacomo Cantelli da Vignola. The maps are finely copied and engraved by the major engravers of the time including Falda, Widman, Barbey, Widman, Lhuillier, Donia, Mariotti. ' Cantelli was a geographer and cartographer, a native of Montorsello near Vignola; duties his humanistic studies in Bologna, in 1669, he entered the service of Marquis Obizzo da Ferrara there as secretary, then went to Venice and from there to Paris, where he formed relations with the leading French geographers of the time, Du Val, Nicola Sanson and especially Michel Antoine Baudrand, with whom he then remained in constant correspondence. Returning to Bologna, he was for long years secretary to Rinieri Marescotti; but, around 1675 or shortly thereafter, he went, perhaps several times, to Rome, and entered into relations with the famous De Rossi cartographic workshop, which then published most of his maps. By this time his reputation as a cartographer had been established, so much so that he was called upon by both Pope Innocent XI and the Duke of Modena and Reggio Francesco II d'Este, both of whom wanted him as their official cartographer. He chose the court of Francesco II, and in November 1685 he was appointed court geographer. From 1686 to 1689 he executed numerous maps of European countries and territories. He constructed by his own hand a world map and a celestial globe, which remained on display for some time in the atrium of the Biblioteca Estense in Modena. He died in Modena on November 30, 1695. Almost all the maps were included in the ' Mercurio Geografico, the well-known atlas published in Rome by the De Rossi family. The first edition of the ' Mercurio Geografico ' published 19 of his maps, along with others by Sanson and Baudrand. A two-volume second edition came out in 1692, which contained work he had done (88 maps, engraved by Antonio Barbey). “La carta di Giacomo Cantelli da Vignola (1643-1695) ?stituisce un notevole passo in avanti nella definizione geografica dell'isola; sebbene il contorno costiero riprenda il profilo di Sanson-Jaillot, si nota un notevole incremento toponomastico e una maggiore ricchezza di dettagli interni. Anche l'andamento dei fiumi non sembra essere ripreso da alcuna carta precedente. Il modello di Cantelli verrà adottato da Coronelli e da Cassiano de Silva, nelle cui carte si nota una perdita di toponimi e alcune varianti linguistiche, significative soprattutto nell'opera di de Silva. Al di sotto del titolo vengono citate alcune delle fonti utilizzate dall'autore, tra le quali l'opera di Tommaso Fazello (1498-1570), il ' De Rebus Siculis ' - vecchia ormai di oltre un secolo, ma ancora prodiga di indicazioni cartograficamente inedite e alcuni non meglio identificati "Autori più recenti". La cura profusa nella realizzazione della carta, sia da parte dell'autore che dell'editore, si nota anche nella dedica al potente Marchese del Carpio (1629-1687. Cfr.
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