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Prints

BONASONE GIULIO (Bologna circa 1500 - Roma circa 1580)

Giove allattato dalla Capra Amaltea

1540

1500.00 €

Perini Libreria Antiquaria

(Verona, Italy)

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Details

Year of publication
1540
Place of printing
Roma
Engravers
BONASONE GIULIO (Bologna circa 1500 - Roma circa 1580)
Keyword
stampe d'autore

Description

Bulino, circa 1540, privo della firma. 423 x 274 mm.<BR>Da un soggetto di Giulio Romano. Esemplare nel primo stato di due. Bella prova, impressa su carta vergata coeva priva di filigrana, rifilata al rame, in perfetto stato di conservazione. In passato l'opera era erroneamente assegnata a Giovanni Battista Scultori; tuttavia non ci sono dubbi sull'attribuzione del foglio al Bonasone, che sulla base di elementi stilistici risulta prodotta verso la fine del quarto decennio del'500. L'episodio è tratto dal testo di Esiodo; Giove viene nutrito dalla capra Amaltea con l'aiuto di Melissa e di un pastore, mentre una ninfa raccoglie il latte in una scodella. <BR><BR>Bibliografia: Bartsch 107; Massari 115 I/II. <BR><BR>Giulio Bonasone nato a Bologna nel 1510 ca., è incisore a bulino e all'acquaforte oltre che pittore come ricorda il Malaspina includendolo tra gli allievi di Lorenzo Sabbatici.<BR>Sono quattrocentodieci le stampe-quasi tutte conservate all'Istituto per la Grafica di Roma-che la critica recente assegna al Bonasone ampliando il numero indicato dal Bartsch di trecento cinquantaquattro fogli. Incisore di riproduzione oltre che di invenzione, Giulio inizia la sua attività calcografica intorno al 1531 come risulta dalla data che si legge nella raffaellesca S. Cecilia.<BR>Ritenuto un seguace tardivo di Marcantonio, il bolognese rivela presto una sostanziale autonomia di visione che lo rende uno degli interpreti più interessanti dell'epoca, tanto che lo stesso Parmigianino gli consegna i disegni per la trasposizione su rame.<BR>A Roma dal 1544 ca.fino al 1547 ca., il Bonasone lavora per i più importanti editori -calcografi dell'epoca (Salamanca,Barlacchi,Lafrery)interpretando i soggetti di Michelangelo o di Raffaello e dei suoi principali allievi Giulio Romano,Perin del Vaga e Polidoro da Caravaggio.<BR>In uno stile estremamente personale che si avvale di tratti a bulino spesso combinati all'acquaforte.