Della serie: Palazzi di Roma de' più celebri architetti designati da Pietro Ferrerio pittore et architetto. ' L'opera, progettata da Pietro Ferrerio intorno al 1638 circa, si compone di due volumi, di cui il primo sulle 44 tavole riporta il nome dell’autore solo in qualità di disegnatore, mentre non è noto chi fu l’incisore; il secondo volume, comprendente 61 tavole tutte incise da Giovanni Battista Falda, reca il titolo Nuovi disegni dell'architettura e piante de' palazzi de Roma de' piu celebri architetti, disegnati et intagliati da Gio. Battista Falda. La raccolta fu pubblicata dall'editore Gian Giacomo de Rossi, intorno al 1655 circa. Nella serie, i più importanti palazzi romani sono illustrati sia in alzato sia in pianta, a partire dall'età d'oro di Bramante, Raffaello, Peruzzi e Michelangelo per poi passare a Vignola, Ammannati, Ligorio, Della Porta, con, infine, un modesto spazio dedicato agli architetti del nuovo secolo, quali Bernini, Borromini e Domenico Fontana. Ogni tavola è corredata da un'iscrizione di carattere storico che riporta sempre, tra le altre notizie, il nome dell'architetto che progettò l'opera, e l'anno di inizio della costruzione. Le incisioni si caratterizzano per la precisione del disegno, l'attenzione verso il particolare e la nitidezza dell'immagine. L'opera costituisce una sorta di guida all'architettura romana tra Cinquecento e Seicento, di grande valore storico-documentario. ' Esemplare nel primo stato di due, avanti la numerazione. ' Acquaforte, impressa su carta vergata coeva, in buono stato di conservazione. Plate from the series Palazzi di Roma de' più celebri architetti designate da Pietro Ferrerio pittore et architetto. The work was projected and begun by Pietro Ferrerio in about 1638; the second book, Nuovi disegni delle architetture e piante dei palazzi di Roma de' più celebri architetti., was done by G. B. Falda, who was also the engraver, and was published in 1655 by G. G. De Rossi. Regarding the first book we do not know the name of the engraver: Ferrerio signs the plates only as a draftsman. The most important Roman building typologies are illustrated by Ferrerio both in elevation and in plan, starting from the golden age of Bramante, Raphael, Peruzzi and Michelangelo and then moving on to Vignola, Ammannati, Ligorio, Della Porta, finally dedicating a modest space to the architects of the new century, such as Bernini, Borromini or Domenico Fontana: This is an evident sign of how much the orientation of the culture and taste of the mature seventeenth century tended towards a recovery and a preference for sixteenth-century classicism or late counter-reformed Mannerism. Each panel is accompanied by a historical inscription that always reports, among other information, the name of the architect who designed the work, and the year in which construction began. The engravings are characterized by the precision of the drawing, the attention to detail and the sharpness of the image. The work constitutes a sort of guide to Roman architecture between the sixteenth and seventeenth centuries, of great historical-documentary value. Etching, printed on contemporary laid paper, in good condition. Cfr. TIB, 47, 2, p. 184