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Prints

BIRAGO Giovanni Pietro

Cristo coronato di spine

1510

1300.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1510
Size
140 X 183
Engravers
BIRAGO Giovanni Pietro

Description

Bulino, 1510 circa, privo di firma ed indicazioni editoriali. Conosciuta solo per impressioni non coeve, l'incisione fu per la prima volta descritta da Kristeller e attribuita all'artista ora definitivamente identificato come Giovanni Pietro Birago, che Kristeller scambiò per Fra Antonio da Monza. Con forti riserve, Hind mantenne l'attribuzione a Birago (sotto lo pseudonimo di Maestro del Libro d'Ore Sforzesco), pur notando che in ogni caso la stampa era evidentemente milanese. In effetti, non mostra nessuno dei tratti distintivi della maniera personale di Birago, e l'attribuzione (che appariva improbabile a Levenson et altri) deve essere decisamente respinta. ' Un'associazione con la scuola milanese, tuttavia, è abbastanza accettabile. Il bordo con un leggero motivo di fogliame su un fondo scuro è simile alle lesene ornamentali in un'incisione di Giovanni Maria da Brescia (TIB 2520.002), un ornamento paragonabile si trova in La crocifissione con Santa Caterina da Siena e la Beata Margherita d'Ungheria (.024) e in varie prime xilografie milanesi (per le quali si veda Kristeller 1913, pp. 25 e 47; Hind 1935, pp. 515 e 520; Lippmann 1888, p. 145; Alberici e De Biasi, n. 17). Un confronto più generale può essere fatto con due xilografie milanesi contemporanee, immagini iconiche di un Ecce Homo e di un Cristo che porta la croce (ill. Lippmann 1888, pp. 167 e 171); ma il suggerimento di Hind che l'incisione sia stata ispirata dall'opera di Andrea Solario, importante pittore milanese del periodo, è meno convincente. Bellissima impressione su carta vergata, con margini, in ottimo stato di conservazione. ' Bibliografia Hind V, 78.6; TIB, 2411.023, p. 86. ' Engraving, 1510 circa, unlettered. Known only in late impressions, the engraving was first described by Kristeller and given to the artist now conclusively identified as Giovanni Pietro Birago, whom Kristeller mistook for Fra Antonio da Monza. ' With strong reservations, Hind retained the attribution (under the alias of the Master of the Sforza Book of Hours), while noting that in any case the print was evidently Milanese. In fact, it shows none of the hallmarks of Birago's personal manner, and the attribution (which appeared unlikely to Levenson et al.) must be decisively rejected. An association with the Milanese school, however, is quite acceptable. The border with a light pattern of foliage against a darkly shaded ground is similar to the ornamental pilasters in an engraving by Giovanni Maria da Brescia (TIB 2520.002), comparable ornament being found in The Crucifixion with St. Catherine of Siena and the Blessed Margaret of Hungary (.024) and in various early Milanese woodcuts (for which, see Kristeller 1913, pp. 25 and 47; Hind 1935, pp. 515 and 520; Lippmann 1888, p. 145; Alberici and De Biasi, no. 17). More general comparison may be made with two contemporary Milanese woodcuts, iconic images of an Ecce Homo and a Christ Carrying the Cross (ill. Lippmann 1888, pp. 167 and 171); but Hind’s suggestion that the engraving was inspired by the work of Andrea Solario, an important Milanese painter of the period, is less convincing. A fine impression on laid paper, with margins, very good condition. Bibliografia Hind V, 78.6; TIB, 2411.023, p. 86. Cfr.
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