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Prints

VICO Enea

Baccanale

1546

1100.00 €

Antiquarius Libreria

(Roma, Italy)

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Details

Year of publication
1546
Size
407 X 282
Engravers
VICO Enea
Inscription description
A. Alberti, in "D’ApresMichelangelo" , p. 147 n. 246 e vol 1, pp. 237-240; Bartsch XV.260.40; TIB 30, p. 67 n. 48; Barnes, pp. 63-64; Borea, p. 257.

Description

Bulino, datato in lastra 1546, in basso a sinistra su una pietra: «AENE.VIC. / PARM. IN / CIDEB. / ANNO. D. M.D.XLVI.», in basso a destra «INV. / MICH. ANG. / BONAROTI.». Nelle prove tarde la lastra appare segnata da diversi graffi. Esemplare nel secondo stato finale. L’incisione riproduce, in controparte e con varianti, il disegno a pietra rossa di Michelangelo conservato nella Royal Collection di Windsor Castle, inv. 12777, e destinato a Tommaso de’ Cavalieri. La scena si svolge sui diversi livelli di un sito roccioso, probabilmente una grotta, sul cui fondo è steso un grande telo. Al centro, un gruppo di putti – uno è di sesso femminile ed è l’unica figura che in qualche modo si rivolge allo spettatore – trascina al sacrificio un animale, identificabile in una cerva; sopra, a destra, un altro gruppo prepara una pentolaccia per cuocervi un maiale, mentre a sinistra il punto d’attrazione è una tinozza, dalla quale si spilla vino in abbondanza. Alla vitalità sfrenata e disinibita di questi gruppi si contrappone il tono dimesso e dormiente del primo piano: a sinistra una sfibrata panisca allatta un putto; a destra un giovane uomo, per alcuni Sileno, si abbandona a uno stato tra il sonno e l’ebrezza, mentre un putto gli Sistema un telo dietro le spalle; al centro, su una pelle di animale, sono apparecchiate la testa di un capretto, una coppa a calice e un’ampolla. L’interesse degli incisori ed editori di stampe del Cinquecento per la “Baccanaria” di Michelangelo, è provata da tre diversi bulini incise tra il 1546 e il 1553, opera di Enea Vico, Nicolas Beatrizet (non datata) e quella anonima curate da Lafrery (1553). Non v’è dubbio che le stampe di Vico e Beatrizet siano in relazione tra di loro: lo denunciano le scelte compositive, con le due pietre sistemate in primo piano ad accogliere le iscrizioni, alcune piccolo variant introdotte rispetto all’originale (che potrebbero però spiegarsi con un commune prototipo a disegno), infine il medesimo vocabolario dei segni. Si veda per tutti quello speciale tratteggio a brevi colpi diagonali di bulino in luogo di una più scontata linea continua, con cui è definite il contorno del mantello del giovane ripiegato sul gradino della roccia, per imitare quello che nel disegno è un segno leggero e sfumato sulla pietra. Difficile stabilire con certezza quale delle due incisioni abbia preceduto l’altra, ma è probabile che l’incisione del Vico sia anteriore. Bellissima prova, ricca di toni, impressa su carta vergata coeva, irregolarmente rifilata al rame, lievi e sporadiche ossidazioni, per il resto in ottimo stato di conservazione. Engraving, 1546, bottom left on a stone «AENE.VIC. / PARM. IN / CIDEB. / ANNO. D. M.D.XLVI.». bottom right: «INV. / MICH. ANG. / BONAROTI.». Example in the second final state. A fine impression,printed on contemporary laid paper, irregularely trimmed to the platemark, occasional spots, otherwise good condition. The engraving derives from Michelangelo's red chalk drawing in the same direction, executed in 1533 for Tommaso Cavalieri, today at Windsor, Royal Library, inv. no. 12777. The scene takes place on different levels of a rocky site, probably a cave, on the bottom of which is spread a large cloth. At the center, a group of putti - one is female and is the only figure that in some way is facing the viewer - drags an animal, identifiable in a doe, to sacrifice. Above, on the right, another group prepares a pot to cook a pig, while on the left the point of attraction is a vat, from which wine is poured in abundance. The unbridled, uninhibited vitality of these groups contrasts with the resigned, sleeping tone of the foreground: on the left, a frazzled panisca is suckling a putto; on the right, a young man, for some Silenus, is abandoning himself to a state somewhere between sleep and drunkenness, while a putto arranges a cloth behind his shoulders; in the center, on an animal skin, the head of a kid, a goblet and a cruet are laid out. The interest of the engravers and print publishers of the sixteenth century for the "Baccanaria" of Michelangelo, is testified by three different engravings, made between 1546 and 1553, by Enea Vico, Nicolas Beatrizet (undated) and the anonymous one edited by Lafrery (1553). There is no doubt that the prints of Vico and Beatrizet are related to each other: although both stay fairly close to Michelangelo’s drawing with regard to the figures, there are significant variations in the drapery folds in the background as well as in vegetation and rocks in the foreground – both areas that printmakers would typically feel free to elaborate. It is difficult to determine with certainty which of the two engravings preceded the other, but it is likely that the Vico engraving is earlier. Cfr. A. Alberti, in "D’ApresMichelangelo" , p. 147 n. 246 e vol 1, pp. 237-240; Bartsch XV.260.40; TIB 30, p. 67 n. 48; Barnes, pp. 63-64; Borea, p. 257.
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