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Keyword
Decorativo - (Achitettura)
Description
Senza indicazioni editoriali come sovente in opere di questo tipo (1780 circa). Cartoncino di cm 30,5 x 45 circa, completamente nero e minuziosamente traforato al recto; al verso vi è applicata una sottile carta vergellata su cui sono stati colorati dei profili architettonici in rosso / blu; sempre al verso sono applicati sette ritagli che al recto, ossia sul cartoncino nero, compaiono come tre figure, quattro fuochi e uno stemma, il tutto a sormontare l’entrata di un’architettura di palazzo. Nel momento in cui esso si espone alla luce, l'insieme si illumina come si accendesse e il risultato è immediatamente suggestivo e fantastico. Imperfezioni ai margini, buono stato di conservazione. Tra il 1730 e il 1750 circa si diffuse una nuova tipologia di stampe chiamate “vedute ottiche”, la cui arte crebbe parallelamente al crescente interesse per le vedute tradizionali nella loro forma classica. Le “vedute ottiche” andarono a prediligere, agli ormai tanto diffusi soggetti classici e al tradizionale gusto bucolico, immagini di piazze importanti e monumenti celebri. Generalmente si tratta di incisioni su rame, semplici nel tratto, spesso acquerellate con poche tinte in maniera genuina, rapida e decisa, e con una resa della prospettiva volutamente molto accentuata che conferiva grande profondità alla scena. Più raramente queste vedute venivano realizzate con dei forellini o delle finestrelle distribuite nell’immagine, cosicché, se esposte ad una fonte di luce si “retro illuminavano” riuscendo ad “accendersi” con un effetto di spettacolare suggestione data dal fatto che le finestrelle e le porte delle costruzioni raffigurate venivano intagliate, traforate, e ricoperte di una carta rossa e azzurrina, attraverso la quale veniva fatta filtrare la luce. Questa tavole venivano realizzate per essere viste mediante un apparecchio detto “pantoscopio” o “mondo nuovo”, uno strumento ottico di intrattenimento popolare, con cui era possibile vedere le “vedute ottiche” stampate su carta e colorate a mano, retro illuminate dalla luce di una candela o semplicemente esposte verso la luce diurna. La loro maggior diffusione si registra nel corso del Settecento e arriva fino all’Ottocento, e fu soprattutto ad opera di ambulanti che giravano per le feste di paese, chiedendo un compenso per la visione delle immagini, che appunto avveniva attraverso lenti o mediante la illuminazione di candele posizionate davanti o al retro, a seconda dell’effetto che si voleva creare, se diurno o notturno (la foto non mostra l'intera immagine che è più alta e termina con le colonne del porticato). .