Details
Engravers
SAENREDAM Jaen P.
Inscription description
Bartsch 106, Hollstein 114 III (of IV). Dimensioni 528 x 375.
Description
Bulino, 1600 circa, firmato in lastra in basso al centro. Da un disegno di Cornelis Ketel. Esemplare del terzo stato di quattro, prima che l'indirizzo di Laurentius. Bellissima prova, stampata su carta vergata coeva, rifilata al rame o con piccoli margini, due lievi pieghe di carta orizzontali, per il resto in ottimo stato di conservazione.Questo superba e monumentale opera, ricca di dettagli allegorici, già suscitò molto interesse negli artisti contemporanei di Saenredam, confermando la sua posizione come una delle più importanti personalità artistiche nella cerchia di Goltius. Nella sua biografia di Cornelis Ketel, per esempio, Carel van Mander ha dedicato una descrizione completa di questa stampa, riferendosi ad essa come "Deughtspiegel", lo specchio della Virtù.Il titolo latino impresso nella stampa - Naturae seguitur semina quisque suae -può essere tradotto come: "Ognuno segue il seme della propria natura". Un'interpretazione dettagliata di questa immagine, accademicamente e iconograficamente complessa, sarebbe troppo ambiziosa nel contesto di una breve voce di catalogo, ma è comunque possibile affrontare il tema di fondo dell'immagine.Una personificazione della Beneficentia è posta al centro della composizione, affiancato dalla Gratitudine e dalla Ingratitudine. Le iscrizioni che accompagnano forniscono ulteriori indizi per il programma iconografico qui rappresentato: due serpenti, che si mordono con rabbia uno con l'altro, sono avvolti attorno alla gamba destra della personificazione maschile dellâIngratitudine, mentre il ginocchio sinistro poggia su un teschio. In primo piano a destra si trova una bara con la scritta - Mors.Oblivio -. L'immagine suggerisce che dimenticare è un atto di gentilezza non meno terribile della morte. La figura femminile in ginocchio sulla sinistra rappresenta uno scenario opposto. Lei è pienamente consapevole della gentilezza che le è mostrata, come conferma l'obelisco dietro di lei dove si legge - Aet (Ernis) M (emoria) -. Il leone dallâaspetto docile posto ai piedi della figura simboleggiante la Beneficentia, che ha fatto amicizia con un piccolo cane, sono ulteriori caratteristiche di gratitudine. La scena principale si trova racchiusa in una cornice allegorica riccamente decorata. Sulla destra della cornice si trovano Diana e Efeso, visto dare alla luce un bambino, identificato come Malignitas secondo l'iscrizione. A sinistra, Apollo assiste una giovane donna che mette al mondo un neonato innocente, che viene identificato con lâiscrizione Bona indolis.Bellâesemplare di questo capolavoro di Saenredam.