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Rare and modern books

Matthew Barney, Nancy Spector, Neville Wakefield

THE CREMASTER CYCLE

Solomon R. Guggenheim Museum, 2003

unavailable

Studio Maglione Maria Luisa (Napoli, Italy)

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unavailable

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Details

Year of publication
2003
ISBN
9780892072842
Place of printing
New York
Author
Matthew Barney, Nancy Spector, Neville Wakefield
Pages
528
Volume
1
Series
Fuori Collana
Publishers
Solomon R. Guggenheim Museum
Size
30 cm
Keyword
Videoarte, Collezionismo, Cataloghi, Arte Contemporanea, Film, Scultura, Opere Generali
Binding description
RILEGATO
Dust jacket
No
State of preservation
As New
Languages
Italian
Binding
Hardcover

Description

DISPONIBILITÀ GARANTITA AL 99%; SPEDIZIONE ENTRO 12 ORE DALL'ORDINE. COME NUOVO, MAI SFOGLIATO, LIEVISSIMI SEGNI DEL TEMPO. RARO.

The definitive user's guide and then some to Matthew Barney's epic five-part epic film series, he Cremaster Cycle is filled with hundreds of Barney's fantastical images and surveys the project, which uses the biological model of sexual difference as its conceptual departure point. Three essays by Barney experts articulate the series' diverse themes and explore the artist's innovative aesthetic vocabulary; interviews with key collaborators, a composer, costume designer, make-up artist, technicians and actors reveal his working process. A trailblazing essay by Curator of Contemporary Art Nancy Spector charts Barney's work from the 1990s to the present and provides critical insights into the aesthetic vocabulary of his five "Cremaster" films, while Neville Wakefield's "Cremaster Glossary" illuminates the films' most far-flung references with citations from sources as diverse as Freud's psychoanalytic studies, Mormon law and lore, and hardcore music fanzines. In addition to stills from the five films, including, the final episode, Cremaster 3, the book features related sculptures, photographs, drawings and storyboards. For anyone intrigued by the Wagner of contemporary art, this is an atlas to his enticingly hypnotic worlds. Barney himself collaborated on all aspects of this extraordinary publication, including the selection of over 700 images, most of them never before published.
Includes personal perspectives from people involved with the films, film Credits, an exhibition history, bibliography and a screening history.

The Cremaster Cycle (1994-2002) è una serie di cinque film scritti, diretti e interpretati dal genio visionario di Matthew Barney, apparsi in volontario disordine cronologico, prodotti dalla Barbara Gladstone Gallery e dal Guggenheim Museum di New York. Il risultato è un'epopea surreale, ricca di riferimenti cinematografici e letterari (da Carpenter a Poe, da Kubrick a Lovecraft, a Cronenberg) dove pezzi di storie si intrecciano e si sfiorano, dando vita ad una narrazione dai risvolti onirici e carica di immagini ambigue e misteriosamente allegoriche. Un’orgia di immagini di stupefacente bellezza, un viaggio epico nell'inconscio, per esplorare le vie del desiderio e della sessualità. Un evento imperdibile che ha segnato la scena artistica contemporanea mondiale.

“Il Cremaster Cycle è un arcipelago di stimolazioni visive, dove ognuno dei cinque film, che lo compone, funziona da isola in cui si alternano personaggi mitologici ed enigmatici, nonché paesaggi urbani e naturali, che raccontano le vicende di un viaggio nell'universo della cultura americana, creativa e distruttiva. Siccome Cremaster è il muscolo che nei testicoli regola, in relazione alla temperatura e all'eccitazione, la reazione dei genitali maschili, l'insieme delle storie narrate riguarda l'erezione di edifici simbolici e fallici come il ChrysIer Building o la lotta tra satiri, o la penetrazione nel grembo del Guggenheim Museum, o la mutazione e l'androginia sessuale che riguardano la storia della fondazione di ogni città nova o New York”.

Matthew Barney (San Francisco, 25 marzo 1967) è un artista, regista e scultore statunitense.

Informazioni bibliografiche
Titolo: The Cremaster Cycle
Autori: Matthew Barney, Neville Wakefield
Fotografie di: Matthew Barney
Cura e Testi di: Nancy Spector
Glossario di: Neville Wakefield
Prefazione di: Thomas Krens
Edizione: illustrata
Editore: New York: Solomon R. Guggenheim Museum, Distributed by Harry N. Abrams, 2003
ISBN: 0810969351, 9780810969353; 0892072849, 9780892072842
Lunghezza: 528 pagine; 31 cm x 23 cm x 6 cm; Peso: 4 Kg
Note: Illustrazioni: 1650 a colori, 450 in bianco e nero
Lingua: Inglese/English
Soggetti: Arte contemporanea, Mostre, Musei, Esposizioni, Libri illustrati, Libri rari, Fotografia, Arte Contemporanea, Film, Scultura, Architettura, Opere Generali, Edizioni Pregiate di Lusso, Cinema, Cinematografia, Allegorie, Visioni, Cinque Film, Artisti Contemporanei, Libri Vintage Fuori catalogo, Collezionismo, Da collezione, Rarità, Monografie, Opere cinematografiche, Videoarte, Corpo, Creazione, Fotografie, Sculture, Disegni, Generi narrativi, Western, Road movie, Vaudeville, Commedia morale vittoriana, Busby Berkeley, Leni Riefenstahl, Fotogrammi, Artisti, Biografie, Bibliografia, Parigi, Germania, Lewis Theater, Hugo Boss Prize, Installazioni, Barbara Gladstone, Musée d'art moderne de la Ville de Paris, Museum Ludwig, Cologne, Allemagne, Movies, Fantasia, Viaggio, Scrapbook, Visioni, Interviste, Filosofia, Grafica, Edizioni limitate, Lavori, Contemporary Art Exhibitions, Museums, Illustrated Books, Rare Books, Photography, Contemporary Art, Film, Sculpture, Architecture, General Works, Luxury Fine Editions, Cinema, Cinematography, Allegories, Visions, Five Movies, Contemporary Artists, Out of print Artbooks, Collections, Collectibles, Rarities, Monographs, Cinematographic works, Videoart, Body, Creation, Photographs, Sculptures, Drawings, Narrative genres, Victorian moral comedy, Frames, Artists, Biographies, Bibliography, Paris, Germany, Installations, Fantasy, Travel, Visions, Interviews, Philosophy, Graphics, Limited Editions, Works

L'Autore
Si esprime attraverso opere multimediali, installazioni, scultura, fotografia e disegno. La sua opera più nota è il ciclo di film The Cremaster, che gli è valso il premio Europa 2000 alla 45ª Biennale di Venezia nel 1993 e, nel 1996, lo Hugo Boss Prize indetto dal museo Guggenheim.

È noto anche per il suo progetto Drawing Restraint, antecedente al Cremaster cycle e tutt'oggi in corso; si ricorda per questo, la collaborazione con sua moglie Björk in Drawing Restraint 9. La Gladstone Gallery di New York, la galleria che lo rappresenta in esclusiva, ospita alcune delle opere del progetto, comprese sculture legate alla pellicola, la pellicola stessa e un incompiuto, Drawing Restraint 13: The Instrument of Surrender.

Biografia
Matthew Barney, figlio di Robert e Marsha Gibney, è nato a San Francisco, in California, il 25 marzo del 1967. Nel 1973 è nata la sorella Tracy, dopodiché la famiglia si è trasferita a Boise in Idaho per esigenze lavorative del padre.
Dopo pochi anni (1979) dal trasferimento, la madre lasciò la famiglia, divorziando da Robert Barney, per trasferirsi a New York. Matthew e la sorella furono affidati al padre, che si occupava della mensa dell'Università Statale di Boise, ma rimasero in contatto con la madre, artista concettuale, trascorrendo le estati con lei a New York.
Nella città di Boise la comunità anglofona è in netta minoranza rispetto a quella basca o irlandese (in un certo qual modo la famiglia Barney si riallacciò alle proprie radici in quanto discendente di emigranti irlandesi). La comunità della Chiesa di Gesù Cristo dei santi degli ultimi giorni, ben radicata, determina e scandisce la cultura della capitale dell'Idaho. Nelle opere di Barney, sia il legame con la terra degli Gnomi, sia la contaminazione con i credenti del libro di Mormon, influiranno grandiosamente con il ciclo dei Cremaster.

Il Barney adolescente è molto distante da quello che sarà dopo. La creatività è latente nel corpo di un brillante capitano della squadra di football, nel ruolo di quarterback, della sua scuola (si allenerà e giocherà tutte le due partite nel Bronco Stadium di Boise che è sfondo del Cremaster ed eccelle anche in tutte le discipline atletiche. Più che ad un artista, osservando il giovane Barney si pensa direttamente alla sua figurina da campione di football.
Si diplomerà nel 1985 nella Capital High School di Boise.
Un fotomodello con ambizioni chirurgiche nel campus di Yale

Nell'estate del 1985, Barney, cerca lavoro per iscriversi nella prestigiosa università di Yale in Connecticut alla facoltà di Medicina, intraprendendo la carriera di fotomodello presso la Click Modeling Agency. Farà servizi fotografici per Ralph Lauren e J. Crew, ma anche per Postalmarket che all'epoca godeva d'una vastissima clientela.
Si iscrive quindi alla facoltà di Medicina di Yale, ma dopo due semestri inizia a seguire i corsi del dipartimento di Arte per dedicarsi alle Arti Visive. Nel 1989 conclude i suoi studi con una tesi, dal titolo “Field Dressing” (Superficie Fasciata) costituita da un video realizzato in due stanze del Payne Whitney Gymnasium di Yale.
"Start spreadin' the news, I'm leavin' today //I want to be a part of it // New York, New York."

Riconsegnate le chiavi della sua stanza a Yale, il neo-laureato Matthew Barney parte alla volta di New York. A differenza di molti artisti esordienti, Barney riesce ad ammaliare subito i galleristi di Brooklyn. Prende casa assieme al suo amico collega Michael Rees conosciuto a Yale. Nel 1990 espone il suo videoarte-tesi “Field dressing” nella mostra collettiva all'Althea Viafora gallery di New York. Viene notato dalla gallerista della Petersburg Gallery: Clarissa Dalrymple, che propone a Barney una personale. Due giorni prima dell'apertura della mostra, la galleria newyorkese però chiude i battenti e Barney è costretto a fare fagotto delle sue opere. In quei giorni, nella ormai ex galleria d'arte, Matthew Barney conosce Mary Farley, anche lei giovane artista, che diventerà sua moglie.
Barbara Gladstone: una mecenate dalle piccole labbra

La Dalrymple, che non era riuscita a lanciare questo artista, suggerì a Barbara Gladstone, sua collega, di scommettere sul ragazzo dell'Idaho. La Gladstone rimase folgorata dalle sculture di Barney quando entrò nel suo studio: era il 1991. Grazie a lei Matthew Barney riuscì ad esporre in tutto il territorio degli Stati Uniti d'America. In Barbara Gladstone riuscì a trovare la produttrice dei suoi più grandi video Cremaster Cycle e i vari Drawing Restraint. Nel 1992 partecipò a Documenta IX a Kassel in Germania, e nel 1993 alla Whitney Biennial e alla Biennale di Venezia che vince come miglior videoartista esordiente. Nello stesso anno vince il prestigioso Europa 2000 prize. Nel 1994 inizia la sua colossale produzione dei Cremaster. Piovono i dollari della Gladstone che punta tutto su di lui, dimostrando estrema fiducia. Si susseguono eventi a cui prende parte in ogni dove nel globo: da Oslo a Tokio, da San Francisco a Roma.

She is adorable!
Nell'agosto del 2001 in una occasione mondana Matthew Barney incontra la pop star islandese Björk. Pochi giorni dopo Mary Farley riceve il plico con le pratiche di divorzio. Barney trova in Bjork una compagna onnipresente nonostante anche lei abbia impegni planetari. Il 3 ottobre del 2002 Björk dà alla luce una bambina chiamata con il nome che deriva dall'affermazione fatta dall'artista al momento della sua nascita: “She is adorable!”. La bimba si chiama Isadora. Matthew Barney ora vive tra New York e Reykjavík. Nella città americana ha il suo studio nella 13th Street in Manhattan's Meatpacking District.

Opere cinematografiche
(1995) Cremaster 4
(1996) Cremaster 1
(1997) Cremaster 5
(1999) Cremaster 2
(2002) Cremaster 3
(2005) Drawing Restraint 9
(2005) De Lama Lamina
(2006) Destricted
(2008) Drawing Restraint 15
(2006 - 2014) River of Fundament

Edizione: illustrata
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