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Rare and modern books

Mai Angelo.

Vulphilae partivm ineditarvm in Ambrosianis palimpestis ab Angelo Maio repertarvm specimen, conivctis cvris eivsdem Maii et Caroli Octavii Castillionaei editvm.

Regiis typis, 1819

570.00 € 950.00 €

Il Bulino libri rari

(Torino, Italy)
Closed until Nov. 30, 2024.

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Details

Year of publication
1819
Place of printing
Mediolani
Author
Mai Angelo.
Publishers
Regiis typis
Keyword
Opere dell '800 - Lingua gotica -Testi

Description

Angelo Mai (Schilpario, Bergamo, 1782 - Castel Gandolfo, Roma, 1854), filologo, paleografo, cardinale. Tra le tante su traduzioni, una tra le pi˘ significative Ë la parte inedita della Biblia Gotica scritta da Wulfila. Questo, prete e poi vescovo, nel 341 aveva iniziato la conversione del popolo goto. Goto, da parte di padre, ellenico da parte di madre, si trovÚ a parlare tre lingue, la greca materna, il latino con gli studi teologici, e quello goto paterno originario delle steppe russe. PortÚ la parola di Cristo nella zona russa, in Romania, Bulgaria, Ungheria, alto Danubio, fino in Franconia. Traduce una Bibbia e i Vangeli, in una lingua tutta sua, la inventa, ci mette un po' di greco, di latino, di visigoto e di ostrogoto e ovviamente quella locale. Per comporre questo vocabolario usa un po' di tutto, parole mesopotamiche, egiziane, greco antico, moderno, latino e alcune gi‡ presenti dalla preistoria in lingua locale. Nell'est e nel nord europeo dove stanziavano i Goti e in seguito i Vandali, non c'era nessuna lingua scritta, c'erano solo i primi "segni" proto-runici (che indipendentemente e malgrado tutto continueranno ad evolversi fino all'anno 1000 nell'alta Norvegia, in Svezia e in Groenlandia - nel periodo Vichingo). Erano segni, una scrittura che non esprimeva dei concetti tali per poter fare un discorso ne d'impostare o dare vita a una forma letteraria scritta. Qualcosa di scritto si poteva fare con quei segni, ma questi erano solo descrittivi, non erano alfabetici come li intendiamo ora, un segno descriveva in realt‡ un gruppo di suoni fatto da diversi fonemi che andavano a indicare un oggetto, un'azione, uno stato fisico, che serviva unicamente a dare sommarie indicazioni alla vita quotidiana. Per intenderci tali segni erano molto simili ai geroglifici Egiziani, cioË ideografici, un linguaggio pittografico fatto di figure molto semplici, quasi un segno. Wulfila con la sua invenzione e poi le traduzioni inizia una vera e propria letteratura scritta adattando una "lingua" arcaica, il "gotico" (da non confondere con la "scrittura", pi˘ tarda, del XII secolo, che sostituÏ la carolina (carolingia) . Una "lingua" il gotico gi‡ in uso nei Burgundi, nei Vandali, Eruli e Rugi, che facevano parte del gruppo germanico orientale. Con questo stile energico e nello stesso tempo creativo, Wulfila diventa in assoluto l'inventore della lingua germanica ed È lui a fare iniziare le prime espressioni culturali dei germani. Dalla sua lingua, pi˘ tardi, nel V secolo, mutuarono poi gli Angli, i Sassoni, gli Juti, conservando perÚ molti vocaboli celtici e runici. E' nata insomma con la Bibbia di Wulfila la lingua tedesca. Ed È abbastanza facile intuire come questo prete sia riuscito ad arianizzare (come religione) con questa sua opera didattica tutto il territorio tedesco. La rara opera, mancante alle principali biblioteche, riproduce i simboli inventati da Wulfila e me fornisce la traduzione. Bella incisione su rame al frontespizio. Opera in barbe, deboli macchioline sparse nel testo. Cartoncino rustico, pp. xxiv, 36 p. 2 tav., in 4∞