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Rare and modern books

Grandi Guido

Vita del Glorioso Prencipe S. Pietro Orseolo doge di Venezia, indi Monaco, ed Eremita santissimo, Scritta da un Religioso Camaldolense e consecrata al Serenissimo Principe Carlo Ruzzini Doge di Venezia.

Per Giuseppe Bettinelli, 1733

150.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1733
Place of printing
Venezia,
Author
Grandi Guido
Publishers
Per Giuseppe Bettinelli
Keyword
SANTI BIOGRAFIE ORSEOLO EREMITI POLITICA

Description

In 4°; 120 pp. e una c. di tav. ripiegata (su tre mancano il ritratto del santo e quella con il Sepolcro dell'Orseolo, presente la tavola con il quadro dell'Altare di S. Romoaldo in S. Michele di Cossano). Testo completo. Legatura dei primi del 900' in mezza pergamena con il titolo impresso in nero al dorso e piatti foderati in carta marmorizzata (n piccolo ed abile restauro nel margine alto del dorso). Un leggerissimo alone al margine basso di alcune pagine, ininfluente e nel complesso in buone condizioni di conservazione. Esemplare in barbe. Rara prima ed unica edizione di questa storia agiografica dedicata alla figura di San Pietro I Orseolo (fine anni 920 – abbazia di San Michele di Cuxa, 10 gennaio 987 o 988), 23° doge di Venezia che abdicò al suo ruolo di Doge per poi divenire un eremita prima ed essere santificato in seguito. Eletto Doge nel 976 dopo la morte di Pietro IV Candiano in seguito ad una rivolta, ricostruì il prestigio della carica dogale nonostante la continua opposizione della fazione vicino al Candiano. Intorno al 978 si dimise dalla carica per seguire San Romualdo ed ad un eremita di nome Marino. Orseolo lasciò la Serenissima di nascosto e diverse sono le interpretazione di questa sua scelta. C'è chi la fa risalire ad una decisione politica chi ad una decisione religiosa. Si sa che dopo la sua abdicazione, il dogato passò alla fazione a lui contraria tanto che il nuovo doge fu Vitale Candiano. Orseolo nel 1027 fu proclamato beato dalla chiesa di Roma ed il suo corpo venne portato all'interno della chiesa di Cuxa. La salma fu poi spostata più volte. Nel 1731 venne proclamato santo da Clemente XII: La Serenissima ne richiese quindi le spoglie che effettivamente vennero traslate a Venezia nel 1732 e tumulate a San Marco il 7 gennaio del 1733 durante una solenne cerimonia durante la quale cantò anche il celebre Farinelli. L'opera qui presentata, non comune, ricostruisce la storia della vita, dei miracoli e la canonizzazione del Santo. Prima ed unica edizione.
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