Variarum Observationum liber

In 4° (230x180 mm), pagg. (6), 397, (2) di errata. Con decine di figure nel testo, 5 sono a piena pagina di cui una in rame. Legatura coeva in piena pergamena solida, titolo in oro al dorso, tagli rossi.<BR>Prima edizione collettiva di 36 scritti di Vossius. Questo lavoro presenta il risultato della sua ricerca in una serie di campi, in particolare il mondo classico, su cui Vossius era una nota autorità. Molti scritti sono pubblicati qui per la prima volta e toccano argomenti di natura geografica, scientifica, astronomica, navale, militare. <BR>Sono incluse osservazioni sull'antica Roma ed altre città importanti del periodo classico come Alessandria, Babilonia, citazioni su scrittori come Virgilio e Tertulliano; tratta ancora diverse tematiche: viaggi nelle Indie e in Giappone, Passaggio a Nord-Est (De Patefacienda per Septentrionum ad Japonenses et Indos Navigatione), dell'invenzione della polvere da sparo, anelli lunari e profezie sibilline. <BR><BR>Vossius (1618-1689), figlio del filologo Gerhard Johann Vossius, bibliotecario di corte della regina Maria Cristina di Svezia; possedeva la più bella biblioteca privata del mondo. Fu uno dei dotti ugonotti olandesi emigrati in Inghilterra, dove divenne canonico di Windsor.<BR>Era un grande ammiratore delle scoperte e delle invenzioni cinesi (Löwendahl).<BR>Noto per la sua eccentricità crebbe in una famiglia erudita, studiò greco antico, geografia e l'arabo. Dal 1641 viaggiò per l'Europa, (in particolare Firenze), conoscendo studiosi come James Ussher e Hugo Grotius e cominciando la propria collezione di manoscritti, finché nel 1644 tornato nella città natia divenne bibliotecario della città. Alla morte del padre nel 1650, spedì la sua biblioteca personale in Svezia, ma all'abdicazione della regina Cristina si trasferì in Inghilterra.<BR>Bell'esemplare marginoso, completo della dedica a Carlo II, che in molti esemplari risulta mancante, poiché veniva strappato dopo la morte del re.<BR>Antiche annotazioni di studio a inchiostro bruno al margine di alcune pagine. Lievi e uniformi bruniture internamente. Nota di possesso manoscritta al frontespizio. <BR>Graesse VI 2, 398; Krivatsky, 12499<BR>