VAILATI e FOGAZZARO lalla luce dell'INEDITO EPISTOLARIO VAILATIANO. Estratto originale dalla "Rivista critica di storia della Filosofia", anno 1963, fasc. III.

In-8ç° (cm. 23,8x15,8), pp. 24. Brossura editoriale, scoloriture da sole in cop. Mette in rilievo "le relazioni . che legarono il filosofo all'ambiente irrazionalistico e sincretistico di quella parte della borghesia italiana nella quale fermentarono i germi del modernismo". Menzina Cortesi, Schopenhauer, Toltoi, Nietzsche ecc. VAILATI (Crema 1863 - Roma 1909), filosofo, matematico (assistente di Giuseppe Peano e Vito Volterra), e storico. Le sue influenze e i contatti furono molti e vari, e spesso fu etichettato come "l'italiano pragmatista". Egli deve molto a Peirce e William James (fu uno dei primi a distinguere i loro pensieri), ma egli subì anche l'influenza di Platone e George Berkeley (che egli vide come precursori importanti del pragmatismo), Gottfried Leibniz, Victoria Welby-Gregory, George Edward Moore, Bertrand Russell, Giuseppe Peano e Franz Brentano. Corrispose con molti dei suoi contemporanei. FOGAZZARO, lettoredi Loisy ecc.,espresse idee considerate moderniste in "Il santo", che fu messo all'indice.