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Rare and modern books

(Legatura Duodo). Oribasio Di Pergamo.

Synopseos ad Eustathium filium lib. novem: quibus tota medicina in compendium redacta continetur. Ioanne Baptista Rasario Novariensi medico interprete.

Parigi, Maurice Menier per Oudin Petit, 25 July 1554.,

18000.00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italy)

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Author
(Legatura Duodo). Oribasio Di Pergamo.
Publishers
Parigi, Maurice Menier per Oudin Petit, 25 July 1554.
Languages
Italian

Description

In-12°; 528 pp., marca tipografica al frontespizio ed iniziali xilografiche, testo inquadrato in rosso. Legatura parigina della fine del sec. XVI in marocchino “citron”, realizzata per la biblioteca dell’ambasciatore veneziano a Parigi, Pietro Duodo, con ai piatti elaborata decorazione in oro con fiori diversi: viole, narcisi, gigli, campanule, inseriti all’interno di ghirlande ovali, alternati a fiori più piccoli. Al centro del piatto frontale le armi del diplomatico, ed a quello posteriore inseriti in un ovale i tre gigli di Francia circondati da una banda con il motto “Expectata non eludet”, dorso decorato con lo stesso motivo floreale, con al centro il nome dell’autore, tagli dorati, custodia moderna in tela (lievi spellature ai margini, piccoli fori di tarlo). Iscrizione al foglio di guardia, acquistato dal libraio londinese Cuthell & Martin, “Cuthell Martin, 23 Maggio [18]04”; ex libris “Michel Wittock” al contro piatto: Christie’s Londra, lotto 86 dell’asta 7 luglio 2004.
Legatura alle armi dello studioso e diplomatico Pietro Duodo (1554-1611), ambasciatore veneziano presso la corte di Enrico IV dal 1594 al 1597 e noto collezionista di libri. Il libro proviene dalla sua celebre e perduta “biblioteca di viaggio”: durante questo soggiorno parigino, Duodo commissionò le legature di alcuni volumi generalmente in formato 12° e 16°, "da viaggio", di cui solo un centinaio sono sopravvissuti. Duodo apparentemente non entrò mai in possesso della sua biblioteca, che rimase in Francia e apparve in commercio solo all'epoca della Rivoluzione, quando lo stemma sui piatti venne scambiato per quello di Marguerite di Valois. Solo nel 1920, Bouland pervenne all'esatta identificazione del Duodo quale committente. Le opere contenute erano prevalentemente umanistiche e il colore delle legature variava a seconda del contenuto: teologia, diritto e storia in marocchino rosso, letteratura in marocchino oliva e medicina e botanica in marocchino giallo limone. Quest'ultime, tra le quali il presente esemplare, risultano le più rare. Le magnifiche legature sono caratterizzate da una decorazione ripetuta di "ovales floréaux" e vengono comunemente ascritte alla bottega di Clovis Éve e all'atelier di doratura detto della "deuxième palmette".
Hobson, Culot 2, 68B. Musea Nostra, p.40. Olivier 65. L. Bouland, Livres aux armes de Pierre Duodo, pas de Marguerite de Valois, Bulletin du bibliophile (1920), pp. 66-80. Macchi, Dizionario, p. 148. Durling 3410. Wellcome I, 4649.