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Marsilio Editore
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Il numero X di Studi Tizianeschi si presenta con la consueta suddivisione in due sezioni: la prima è dedicata ai saggi, la seconda alle recensioni varie. L’articolo iniziale, presentato dalla giovane ricercatrice tedesca Sabine Engel, riguarda un affascinante ritratto femminile tizianesco che raffigura Laura Dianti, l’amante di Alfonso d’Este. La donna è vestita in una maniera apparentemente stravagante, che sarebbe “alla turca”, magari per “nobilitarla” agli occhi del pubblico occidentale. La straordinaria figura del paggio nero a fianco della protagonista è, a quanto pare, la prima comparsa di un tale personaggio nella ritrattistica europea. L’autrice traccia contesti e significati di questa straordinaria immagine, e offre, inoltre, una bella panoramica dell’impatto, notevole, che il ritratto Dianti ha avuto sulla pittura europea del Seicento. Peter Luedemann, anche lui tedesco e ben noto ai lettori delle nostre pubblicazioni, propone uno studio che si allaccia alle ricerche confluite nel volume Tiziano. Le botteghe e la grafica, dello stesso autore. L’oggetto dell’indagine è un disegno inedito, uscito dalla bottega di Tiziano negli anni della maturità, che Luedemann, sulla base di un’argomentazione serrata, riesce a contestualizzare, valutandone l’importanza artistica e documentaria, per arrivare, infine, ad una proposta di attribuzione concreta. Il contributo sulla pala Genova, infine, pala d’altare tizianesca tuttora sistemata nella chiesa arcidiaconale di Santa Maria Nascente di Pieve di Cadore, si profila in due contributi congiunti che portano le firme, rispettivamente, di Antonio Genova e Letizia Lonzi, e di Alessandra Cusinato. Assieme, i due saggi presentano una monografia completa su quest’opera, che è stata l’oggetto, recentemente (2016), di un benemerito restauro pittorico. La seconda parte contiene tre recensioni di volumi che trattano temi che riguardano Tiziano in senso lato, ma che per varie ragioni rischiano di passare inosservati dagli studiosi del Cadorino, e la solita preziosa ed approfondita riflessione di Michele Di Monte sullo “stato dell’arte” tizianesco degli ultimi due anni. Il volume chiude con un ricordo di Lionello Puppi, deceduto nel 2018, benemerito studioso di Tiziano e per anni componente del comitato scientifico della Fondazione, evocato da Enrico Dal Pozzolo.