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Rare and modern books

Finzi Roberto, Magris Claudio, Miccoli Giovanni, Finzi Roberto, Magris Claudio, Miccoli Giovanni

Storia d'Italia. Le regioni dall'Unità a oggi. Il Friuli - Venezia Giulia (2 voll.)

Einaudi, 2002

60.00 €

Barbacane Libri

(Udine, Italy)

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Details

Year of publication
2002
ISBN
9788806149772
Place of printing
Torino
Author
Finzi Roberto, Magris Claudio, Miccoli Giovanni
Pages
Pagg. XXVI, XIII, 1440 (complessive), con alcune cartine b.n. e 44 tavv. a col. f.t.
Series
Grandi opere
Publishers
Einaudi
Size
cm 22 x 15,5
Curator
Finzi Roberto, Magris Claudio, Miccoli Giovanni
Keyword
Storia, Storia locale, Friuli, Friuli Venezia Giulia
Binding description
Cart. edit. con sovraccoperta, cofanetto
Dust jacket
Yes
State of preservation
Fine
Languages
Italian
Binding
Hardcover
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
Yes

Description

Stato di conservazione: OTTIMO. Collana: Grandi opere. I edizione. Contributi di Luciana Morassi, Marina Cattaruzza, Anna Millo, Liliana Ferrari, Roberto Finzi, Franco Tassinari, Annamaria Vinci, Teodoro Sala, Giampaolo Valdevit, Raoul Pupo, Michele Degrassi, Daniele Andreozzi, Loredana Panariti, Giovanni Panjek, Alberto Guenzi, Elvio Guagnini, Renzo Pellegrini, Miran Kosuta, Giorgio Negrelli, Veit Heinichen, Claudio Magris e altri.

In modo difforme dall'altra regione italiana che arriva all'Unità divisa in entità politiche subregionali - l'Emilia-Romagna (non a caso anch'essa nella denominazione caratterizzata dal trait-d’union) - il Friuli-Venezia Giulia non entra tutto a fare parte della nuova realtà statuale nello stesso momento. Inoltre non ha un'asse, come la via Emilia, che costituisca la spina dorsale storica di traffici e di scambi fra realtà pur politicamente distinte. Né il suo centro dominante, Trieste, è un centro d'attrazione strutturalmente consentaneo con la realtà regionale come Bologna per l'Emilia-Romagna. Solo una forte autonomia può forse con il tempo rendere interdipendenti e complementari parti dalle storie così distinte - paiono pensare i costituenti, che discutono varie ipotesi di configurazione territoriale delle aree del confine nord-est, alla fine costretti nelle loro decisioni dal quadro delineato dagli accordi internazionali. Della loro scommessa era ed è parte integrante la percezione della ricchezza rappresentata dalle diversità che stanno a monte dell'attuale regione Friuli-Venezia Giulia. Non sempre le élite politiche locali hanno saputo coglierlo. E allora il Friuli-Venezia Giulia si è trovato a sperimentare per primo il fenomeno di formazioni localistiche, poi germogliate anche altrove nella crisi della Repubblica degli anni Novanta, tendenti a fare delle differenze motivo di chiusura in sé, e dunque piuttosto d'impoverimento che di arricchimento. L'allargamento a Est e verso la penisola balcanica dell'Unione europea non potrà che rendere sempre più sterili posizioni di tal genere.
(dalla prefazione, pag. XXVI)