Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

(Dante Alighieri).

Sonetti e canzoni di diversi antichi autori toscani in dieci libri raccolte.

Firenze - eredi di Filippo Giunta - 1527., 1527

8000.00 €

Mediolanum Libreria Antiquaria

(Milano, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1527
Author
(Dante Alighieri).
Publishers
Firenze, eredi di Filippo Giunta, 1527.

Description

In-8°; 4 cc., 148 pp., marca tipografica al frontespizio e colophon. Legatura coeva in tutto marocchino con pannello e fregi floreali a secco ai piatti, titolo in oro posteriore al dorso (tracce d'uso, in particolare alle cuffie, dorso rinnovato). Qualche lieve fioritura, un paio di leggere gore al margine interno ed esterno di fine volume. Alcune note manoscritte coeve di commento. Buon esemplare appartenuto a Leonardo Trissino (1780-1841), a cui fu donato dal letterato vicentino Francesco Testa nel 1825.
Prima edizione della rara “Giuntina di rime antiche”, la prima antologia a stampa di poesia stilnovista e pre-stilnovista, che contiene stampato per la prima volta il completo canzoniere dantesco.
Una rarissima edizione del 1518 la precede, ma non può esserle paragonata per estensione e numero di inediti inclusi. Infatti vengono qui pubblicati per la prima volta non solo alcune canzoni del Sommo Poeta, ma anche sonetti degli altri autori rappresentati, tra cui Cavalcanti e Cino da Pistoia. Oltre ai nomi già menzionati si trovano anche componimenti di Maiano, Guittone d'Arezzo, Franceschino degli Albizzi, Lapo Gianni, Guido Guinizzelli, Federico II, Giacomo da Lentini, Guido delle Colonne, Pier delle Vigne, e altri; come si nota non solo toscani, ma anche siciliani e bolognesi.
Il volume, che nonostante l’errore al titolo è diviso in 11 libri, ha particolare importanza storica perché rappresenta il frutto di studio di filologi come Antonio Alberti, Bernardo Segni e Pietro Vettori, che curarono la scelta dei testi e la miglior lezione basandosi su manoscritti inediti, oggi perduti. Questa Giuntina del 1527 rimane quindi un'edizione principe nella storia tipografica del Canzoniere di Dante e dei poeti del dolce stil novo.
Mambelli 995. Gamba 799. Decia, I Giunti, 206. Govi, I classici che hanno fatto l’Italia, n. 63.