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Rare and modern books

Szpilman Wladyslaw

Smierc miasta. [Death of a City.] [The Pianist.]

Spoldzielnia Wydawnicza,, 1946

1800.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1946
Place of printing
Warszaw,
Author
Szpilman Wladyslaw
Publishers
Spoldzielnia Wydawnicza,
Keyword
SECONDA GUERRA MONDIALE ANTISEMITISMO RIVOLTA DI VARSAVIA EBREI, POLONIA NAZISMO MUSICISTI PIANISTI

Description

In 4° piccolo; 204, (4) pp. Presente anche le 4 carte finali con la pubblicità editoriale, spesso assenti, in quanto legate alla carta contenente le pagine 195 e 196 che veniva di solito tagliata per essere inserita nella collocazione giusta. Brossura editoriale illustrata, qualche lievissima piega al dorso e minima strofinatura al margine esterno in eccesso dei piatti ma esemplare in ottime condizioni di conservazione. Prima edizione di questa celebre raccolta di memorie legate alla seconda guerra mondiale e alle persecuzioni razziali naziste in Polonia, dal quale venne tratto il film “Il Pianista” diretto da Polanski, scritto dal noto compositore e pianista ebreo polacco, Wladyslaw Szpilman (Sosnowiec, 5 dicembre 1911 – Varsavia, 6 luglio 2000). L’autore nacque in una famiglia di musicisti polacchi di origini ebraiche. Il padre è un violinista e la madre una valente pianista. Formatosi all’Accademia Chopin di Varsavia sotto la guida di Jozef Smidowicz e Aleksander Michalowski, a loro volta allievi di Franz Liszt. Dal 1931 al 1932 studiò pianoforte da Leonid Kreutzer e Artur Schnabel e composizione con Franz Schreker, all’Accademia delle Arti di Berlino. “Tornato a Varsavia suona dal 1935 il piano per la Radio polacca e comincia a suonare insieme al violinista Bronislaw Gimpel con il quale costituisce il Quintetto di Varsavia. Compone le sue prime opere sinfoniche, un concerto per violino, un concerto per pianoforte e orchestra, la suite per pianoforte Zycie Maszyn (La vita delle macchine), nonché colonne sonore per film, lieder e chansons”. La sua vita cambia improvvisamente il 23 settembre del 1939 con il primo bombardamento tedesco di Varsavia e nei mesi seguenti, all’occupazione nazista. Vittima delle persecuzioni razziali venne rinchiuso nel ghetto di Varsavia. Miracolosamente riesce a sopravvivere, attraverso mille avventure, all’occupazione nazista essendo anche testimone della rivolta di Varsavia all’occupazione delle forze tedesche dal 1° agosto al 2 ottobre del 1944 quando Hitler ordinò di radere al suolo la città. Dopo la guerra torna a suonare e collabora con i violinisti Bronislaw Gimpel, Henryk Szeryng, Ida Haendel, Tadeusz Wronski e Roman Totenberg. Autore di numerose composizioni nel dopoguerra è l’ideatore del noto festival delle canzoni di Sopot. Assieme al Quintetto di Varsavia, formato da Gimpel (primo violino), Wronski (secondo violino), Stefan Kamasa (alto) e Aleksander Ciechanski (violoncello), tiene circa 2500 concerti in tutto il mondo. Szpilman scrive le sue memorie subito dopo la fine della guerra e le pubblica in un numero ridotto di copie. Il volume vive un iter simile all’opera di Levi anche se ci mette ancor più tempo per arrivare all’attenzione dell’opinione pubblica. Infatti l’opera per l’argomento trattato, per una situazione politica in mutamento e per un momento storico durante il quale le persone non avevano più voglia di leggere di guerra e sofferenza finisce per diversi anni nel dimenticatoio fino a quando il figlio, per caso nel 1998 scopre una copia del volume in polacco, la fa tradurre in tedesco aggiungendo parti del diario dell’ufficiale tedesco Wilm Hosenfeld e una postfazione di Wolf Biermann. Il successo partendo dalla Germania, attraverso la traduzione in più di 30 lingue, si propaga e il volume diventa uno degli scritti di memorie sulla seconda guerra mondiale, più apprezzati. Questa presentata è la prima rara edizione polacca stampata nella Varsavia del 1946 in poche copie. Raro. Rif. Bibl.: IT\ICCU\SBL\0232771.