Scritti scelti.

2 v. (XVIII, 279 p., [4] c. di tav.; 361 p., [2] c. di tav.) : ill. ; 21 cm. Questa antologia degli scritti politici e letterari di Pietro Gori riconsegnano al lettore non solo l'internazionalista antiautoritario, uno dei più noti agitatori anarchici al mondo a cavallo dei due secoli, l'800 e il '900, ma anche il forbito e bravo avvocato e l'uomo che con la sua particolare sensibilità fu capace di cogliere al volo gli umori e le aspettative dei diseredati che ascoltavano le sue parole. Nato da genitori elbani (il padre) e rosignanesi (la madre era di nobili origini), Pietro era tornato in Toscana tredicenne. E a Livorno aveva trovato l’humus ideale per coltivare il suo pensiero. Iscrittosi al Liceo Classico "Niccolini", la scuola migliore della città dove insegnerà Giovanni Pascoli, approdò poi a Pisa alla Studio di Giurisprudenza dell'Università. «Sarò l’avvocato dei più deboli, dei diseredati, dei sognatori che vogliono cambiare il mondo», promise e mantenne. Pietro fu un oratore straordinario, uno dei pochi intellettuali della mondo anarchico-socialista ascoltato non solo dai suo seguaci ma anche dai suoi avversari. Acerrimo nemico dell'ingiustizia, dello Stato e del capitalismo la migliore sintesi della sua modernità rimane quella espressa dal suo verso “nostra patria è il mondo intero”». Vol. 1: "Sociologia anarchica. Conferenze"; vol. 2: "Le difese, Ceneri e faville. Sociologia criminale. Poesie e drammi". Presentazione di Giuseppe Rose. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile plastificato lucido e colorato con alette. All'interno dei due volume 6 carte di tavole con illustrazioni in b/n su carta patinata lucida. Codice libreria 9237.