Scisma d'Inghilterra con altre operette del signor Bernardo Davanzati Bostichi, . tratte dall'edizion fiorentina del 1638 citata dagli Accademici della Crusca nel loro Vocabolario e ora con somma diligenza rivedute e ricorrette. Edizione II affatto simile alla prima.

In-8, pp. [8], 222, [2], con ritratto dell’autore in rame all’antiporta e una c. di tav. fuori testo ripiegata più volte. Legatura in tutta pelle chiazzata con cornice di doppi filetti a secco sui piatti e dorso riccamente decorati in oro, titolo su tassello in marocchino rosso. Labbra ornate con doppio filetto in oro, sguardie e tagli marmorizzati. Carattere romano e un poco di corsivo, fregio silografico al frontespizio, finalini e testatine, capilettera decorati. Ex libris del Conte della Trinità al risguardo superiore. Cerniere disopra leggermente usurata, due piccoli fori di tarlo. Segnacolo di seta verde. Una copia fresca e molto buona.


Seconda ristampa settecentesca dell’importante opera del letterato e storico fiorentino Bernardo Davanzati, le cui prime edizioni risalgono al 1602 e 1638 (“Scisma d'Inghilterra sino alla morte della reina Maria”, Firenze 1602; “Scisma d'Inghilterra con altre operette”, Firenze 1638). DBI Treccani (DAVANZATI, Bernardo): “In una pausa del suo lungo lavoro di traduzione di Tacito, il D. compose lo ‘Scisma d'Inghilterra fino alla morte della reina Maria’, opera in due libri, ritenuta in primo tempo originale, e che costituisce invece una traduzione e un compendio del ‘De origine ac progressu schismatis anglicani’ del gesuita Nicolò Sandero. Con quest'opera, pubblicata per la prima volta a Roma nel 1602 e dedicata a Giovanni Bardi di Vernio, il D. intendeva dimostrare le cause che dettero origine al dissidio tra il Papato e la monarchia inglese, individuate essenzialmente nel comportamento dissoluto di Enrico VIII e della sua nobiltà, comportamento che aveva determinato la rottura con la Chiesa cattolica. L'analisi del D., condotta con stile conciso e a volte perfino scarno, aderisce perfettamente ai dettami della Controriforma, in quanto mira soprattutto a stabilire un rapporto tra lo scisma inglese e la Riforma protestante: infatti anche l'origine di quest'ultima è individuata nello sperpero e nella condotta sfrenata della nobiltà tedesca, che aveva portato come conseguenza l'enorme espansione della proprietà fondiaria ecclesiastica. Il D., tuttavia, non affronta un'analisi storico-politica dei fatti, trascurando volutamente nella narrazione alcune vicende, anche importanti, dell'epoca, teso soprattutto a mettere in evidenza l'aspetto morale e religioso del problema.”

OPAC SBN IT\ICCU\BRIE\000554