Sabotaggio.

95 p. ; 21 x 14 cm. Biblioteca delle collane "Anteo" e "La Rivolta", 7. Questo testo è un classico delle teorie del sindacalismo d'azione diretta che tra la fine dell'Ottocento e il primo decennio del Novecento ebbero grande diffusione, soprattutto nell'area dei paesi latini. La parola “sabotaggio” era, alla fine del secolo 19., soltanto un termine gergale, che indicava non l’atto di fabbricare gli zoccoli, ma l’atto pittorico ed espressivo del lavoro svolto “a colpi di zoccoli”. Da allora si trasformò in una formula di lotta sociale e fu al Congresso Confederale di Tolosa, nel 1897, che ricevette il suo battesimo sindacale. Il nuovo arrivato non fu accolto, fin dall'inizio, da tutti negli ambienti operai con caloroso entusiasmo. Alcuni lo vedevano piuttosto male, accusandolo delle sue origini popolari e "anarchiche" e anche della sua supposta "immoralità". Nonostante questo sospetto, che sembrava quasi ostilità, il sabotaggio si è fatto strada nella storia del movimento operaio e nel sindacalismo rivoluzionario, diffondendosi come pratica di autodifesa e di attacco contro il dominio capitalistico e statale. Titolo originale dell'opera: «Le Sabotage». Introduzione di Alfredo M. Bonanno. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile con impresso il titolo in nero al piatto e al dorso. Qualche lieve segno del tempo alla copertina, ingiallimento naturale delle pagine, per il resto esemplare integro. Codice libreria 9195.