RISPOSTA del Card. Bellarmino a DUE LIBRETTI, uno de' quali s'intitola Risposta di un Dottore di Theologia, ad una lettera scrittagli da un Rever. suo amico, sopra il BREVE di CENSURE dalla Santità di PAOLO V. publicate contra li Sig. VENETIANI et l'altro, Trattato & resolutione sopra la validità delle SCOMMUNICHE di Gio. GERSONE Theologo, & Cancelliere Parisino.

In-8° antico (cm. 14x9,3), pp. (2), 100. VIGNETTA xilogr. (Gesù fra i Dottori) e cornice orn. al front. Es. completo, prov. da scorporo, cucito ma da rilegare, tracce di spessa colla al ds. Rifilatissimo senza perdite. Antica firma di propr. al front. Gore diffuse, non gravi. All'inizio, Sonetto di Cesare DELLA PORTA in Lode del Bellarmino. BELLARMINO, santo, qui difende il Papa contro Paolo SARPI. PAOLO V (1552-1621) nel 1605 spedì 2 Brevi chiedendo al Senato Veneto il ritiro di decreti avocanti allo stesso l'approv. di nuovi monasteri e i doni di immobili agli ecclesiastici, e la consegna al Nunzio di 2 eccl. carcerati per reati comuni. Forte della consulenza di fra Paolo SARPI, il Senato rifiutò e nel 1606 fu colpita d'INTERDETTO! Alc. Ordini rel. continuarono ad officiare, ma Gesuiti Cappuccini e Teatini si misero al bando. Questo scritto fa parte dell'accesissima polemica susseguita, una delle più gravi crisi del '600, che comportò anche la mediazione di Enrico IV di Francia. Rarissimo Così com'è