Riforme e rivoluzione sociale.

2. ed. 248 p. ; 21 x 14 cm. Biblioteca rossa, 1. Questo è un testo classico di confutazione del metodo riformista nella lotta politica e in favore dell'azione diretta per mezzo dei sindacati dello scrittore e militante Arturo Labriola all'epoca esponente di spicco del sindacalismo rivoluzionario. Labriola (1873-1959) originario di Napoli è stato inizialmente socialista, poi nei primi del Novecento è diventato uno dei leader del sindacalismo rivoluzionario italiano e successivamente si è postato su posizioni interventiste, venendo eletto in parlamento come "socialista indipendente", ascritto alla massoneria. Negli anni Venti emigrò all'estero per sfuggire alle persecuzioni fasciste. Nel 1936 con la Guerra d'Etiopia abiura le sue precedenti posizioni e rientra in Italia aderendo al fascismo. Dal 1936 al 1943 fu un collaboratore del mensile di Nicola Bombacci «La Verità», rivista politica allineata sulle posizioni del socialismo nazionale, nonché vicina alla frangia rivoluzionaria e di sinistra del regime fascista. Dopo la Seconda guerra mondiale è eletto membro dell'Assemblea costituente. Brossura editoriale, coperta illustrata in cartoncino flessibile colorato (rosso). Segni del tempo ai profili della coperta, piccola lacerazione al piatto, tagli e carta interna ingialliti, timbro di appartenenza nell'occhietto, per il resto esemplare integro. Codice libreria 8233.