In-12° (138x80mm), pp. (12), 192, (1), legatura coeva p. pergamena rigida con unghie e con titolo manoscritto in antico alla cuffia superiore dle dorso. Al frontespizio, sfera armillare incisa su legno e antica annotazione di possesso. Capilettera ornati incisi in xilografia; tra le pp. 78-79, una tav. incisa ripiegata più volte. Sparse fioriture di lieve entità, ma esemplare assai bello. Edizione simile a quelle elzeviriane (e registrata dal Willems tra quelle 'annexes aux Elzeviers') di questa relazione di viaggio in Inghilterra del Sorbière (Saint-Ambroix, Uzes, 1615-Parigi, 1670), impressa con il luogo fittizio di Colonia, ma quasi certamente stampata dal Wolfgang di Amsterdam; l'edizione (la seconda assoluta) è esemplata su quella precedente del 1664 del Billaine di Parigi. Nello stesso anno apparve un'altra edizione dell'opera, constante di 180 pp.; 'quoi qu'en dise Brunet, ni l'une ni l'autre n'appartiennent aux presses elzeviriennes' (Willems). L'opera fornisce, con particolare enfasi sulle questioni religiose e sui nuovi progressi delle scienze, un vivace quadro dell'Inghilterra del tempo, con resoconti di visite a Hobbes (autore di cui il Sorbière aveva tradotto in franceseil 'De Cive'), al matematico Willis, a Robert Boyle e ad altre illustri personalità della vita inglese di quegli anni. Da notare che il libro suscitò le ire della casa reale di Danimarca, in ragione dei passaggi concernenti il conte di Ullfeld, che aveva sposato una figlia naturale di re Cristiano IV. Il Sorbière (Saint-Ambroix, Uzes, 1615-Parigi, 1670), esponente di spicco dei libertini francesi del '600, nipote d Samuel Petit, dopo studi giovanili di teologia e di medicina che lo condussero all'esercizio in Olanda della professione medica, fece ritorno in Francia abiurando dal protestantesimo in cui era stato allevato per convertirsi alla fede cattolica ('il retourna sa jaquette', disse sferzantemente Gui Patin). Egli vestì in seguito anche l'abito ecclesiastico; dopo il viaggio in Inghilterra qui descritto, venne arrestato e confinato per qualche tempo a Nantes per le sopra accennate offese arrecate alla corte di Danimarca. Nel 1660 venne nominato storiografo di corte di Luigi XIV. Autore di opere di medicina, scienze, filosofia, fu più uno spirito brillante ed eclettico che un pensatore ed uno scienziato davvero originale. Barbier, IV, 202-203. Willems, 1760. Rahir, 2288. Barbier, IV, 202-203. Berghman, 1483. Brunet, V, 455. Graesse, VI, p. 449. Nouv. Biographie Générale, XLIV, p. 201. Haag, IX, 289.