Recueil d' ouvrages curieux de mathematique et de mecanique, ou description du cabinet de Monsieur Grollier de Serviere, avec près de cent Planches en taille - douce

In-4° (265x200mm), pp. (28), 152, (8) di indice ed errata, (2) bianche. Legatura coeva in pieno vitello marmorizzato con dorso a nervetti adorno di titolo in oro su tassello granata, fiorellini e filetti in oro entro scomparti. Tagli rossi, sguardie marmorizzate. Impredsa tipografica con immagine della Natività al frontespizio. Dedica a stampa al Duca di Orleans, sormontata da testatina calcografica con lo stemma reale di Francia. Testatine e capilettera incisi riccamemte ornati. indici preliminari. 93 tavv. incise in rame f.t. (numerate I-LXXXVIII, ma le tavv. 39, 48 e 76 non esistono, come avverte un'apposita nota rispettivamente alle pp. 58, 70 e 113; le tavv. 31, 52, 56 e 72 sono doppie, la n. 84 è quadrupla) raffiguranti per lo più macchine da guerra, sia d'attacco che da difesa, macchine idrauliche, macchine per costruire ponti, mulini ad acqua, a vento ed a bracci, ed una serie di orologi di forma curiosa. Timbro di privato possesso. Lavori di tarlo interni al margine di alcune pp., senza toccare il testo. Bell'esemplare. Seconda edizione, riveduta, corretta e accresciuta della descrizione di nuove macchine rispetto alla prima, apparsa nel 1719 con sole 85 tavole, di questa descrizione dei macchinari che il nonno dell'autore, Nicolas, aveva raccolto nel proprio eccezionale gabinetto scientifico a Lione, giunto a tanta fama che lo stesso Luigi XIV si recò a visitarlo. 'It is not clear whether all the mechanisms described were actual models, or whether some drawings and descriptions were included. That many were working models is, however, obvious; and these embodied details which could not be repeated on the grand scale' (Wolf, 539). Il Grolier de Servière (Lione, 1677-ivi, 1745), discendente di Jean Grolier, fu fra i maggiori ingegneri francesi del suo secolo. Quérard, III, 486. Olschki, Choix, I, 1605. Berlin Katalog, n.1784. Wheeler Gift, 369. Wolf, cit. Poggendorff, I, 957.