Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Passare il tempo. La letteratura del gioco e dell'intrattenimento dal XII al XVI secolo

Salerno Editrice 1993,

56.00 €

Medievale Libreria

(Pavia, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

ISBN
9788884021076
Author
Publishers
Salerno Editrice 1993
Keyword
Vita quotidiana-Feste e divertimenti

Description

XXII-VI-850 pagine. 66 tavv. b/n f.t. 2 tomi in brossura con alette, in custodia. Collana: Pubblicazioni del 'Centro Pio Rajna', Sezione Prima. Studi e Saggi, 3. Atti del Convegno di Piacenza (10-14 settembre 1991). Commento dell'editore: Promosso dal «Centro Pio Rajna. Centro di studi per la ricerca letteraria, linguistica e filologica», e sotto gli auspici dell'Università degli Studi di Siena, si è svolto dal 10 al 14 settembre 1991, presso la Sala Convegni del Comune di Pienza, un Convegno Internazionale sul tema: «Passare il tempo. La letteratura del gioco e dell'intrattenimento dal XII al XVI secolo». Orientato su di un argomento in apparenza leggero", in realtà il Convegno ha individuato una serie di problemi di grande rilevanza storico-critica: a partire infatti dall'alternativa "letteratura del gioco/ letteratura come gioco", si è giunti a fissare l'attenzione sulla questione fondamentale dell'origine, dell'essenza, della funzione stessa sella letteratura. Dai precedenti latini e mediolatini, attraverso il Medioevo e il Rinascimento, fino alle soglie dell'età barocca, il "gioco" letterario è stato inseguito e studiato in tutte le sue multiformi manifestazioni, con l'attenzione rivolta ai modi e ai luoghi (Ferrara, Firenze, Napoli, Siena, ecc.) dell'attività ludica, in rapporto sempre serrato con il contesto storico-sociale in cui è fiorita. «Gioco della letteratura e gioco nella letteratura: ecco la scelta veramente erculea che ci ha presentato, anzi provocatoriamente sollecitato, il programma del Convegno. Il dissidio che ne nasce non ha caratterizzato solo i nostri interventi, ma connota tutta la problematica di cui abbiamo voluto occuparci»: così, con stringente efficacia, Michelangelo Picone sintetizza, nel bilancio conclusivo dei lavori, gli obiettivi e al contempo i risultati del Convegno. Quali si trovano ora affidati a questi due ricchi volumi di Atti, impreziositi da numerose tavole f.t. e completati da ampi Indici finali, dei nomi, dei manoscritti e dei temi affrontati."