Details
Place of printing
Pietrogrado, Smolny, 62, Gabinetto di G. Zinoviev, Roma,
Author
[Internazionale Comunista]
Pages
paginazione [2] 410 [4]; [2] 362 [1] su testo a due colonne con doppia numerazione; illustrazioni nel testo.
Publishers
Società anonima poligrafica italiana,
Size
in 4° (345 x 245 mm),
Binding description
brossura illustrata,
Description
LIBROPrima edizione.Fascicoli 15 e 16/17, del gennaio 1921 (secondo anno). Più che buoni esemplari (piccola mancanza all’angolo basso esterno che tocca marginalmente le ultime due righe stampate alla prima carta di testo; dorsi leggermente abrasi; piccole mancanze alla testa del piatto posteriore; leggere fioriture alla brossura e alle carte; bruniture e tracce di adesione alle brossure)Era l’organo ufficiale del Comitato Esecutivo della Terza Internazionale (1919-1943). il primo numero uscì il 1 marzo 1919 in quattro lingue (russo, francese, tedesco, inglese), ne possiede un esemplare la Fondazione Feltrinelli. Nel Partito Socialista fu costituita la frazione comunista il 29 novembre 1920 a Imola, prosieguo dell’iniziativa di un comitato provvisorio. L’edizione italiana (che riprende la numerazione “russa”) riteniamo sia intervenuta successivamente e che sia limitata a questi soli due numeri, stampati entrambi nel gennaio 1921 a Roma: non ne abbiamo rintracciati altri, precedenti o successivi. Il gerente responsabile, Ernesto Fratoni, era legato all’area socialista, ma lo ritroviamo nell’ Index di A.G. Bragaglia oltre che in testate come La Russia dei Soviet (Guglielmo Pannunzio, avvocato e padre del giornalista Mario), Il paese (Francesco Ciccotti, riformista controverso), L’Unità (seconda serie, con Salvemini). Si tratta di una pubblicazione assai rara con pochissimi esemplari disponibili per la consultazione; presso la Fondazione Modigliani sono conservati gli stessi numeri qui catalogati e non altri (riferimento: 1608). Il Comitato Esecutivo aveva affidato la direzione redazionale a Grigorij Zinoviev (Hirsch Apfelbaum, ucraino, 1883-1936), in seguito giustiziato da Stalin durante le purghe; la funzione era quella di uniformare le linee teoriche e politiche di tutte le organizzazioni comuniste della Terza Internazionale. Vengono indicati come collaboratori italiani Bordiga (poi espulso), Bombacci (da ultimo a Salò con Mussolini, fucilato dai partigiani ed esposto a Piazzale Loreto), Gramsci, Angelica Balabanov (che non aderirà al PCdI e nel numero successivo, 16/17, viene sostituita da Terracini). Di notevole importanze, per la ricostruzione storica del processo che condusse alla svolta di Livorno, è (pagine 71-80) l’articolo di Lenin (La lotta delle tendenze nel P.S.I.) e l’anticipazione del nuovo partito (pagina 279), ovvero il Manifesto programma del Comitato Provvisorio della Frazione Comunista del Partito Socialista Italiano, sottoscritto da Bombacci, Bordiga, Fortichiari, Gramsci, Misiano, Polano, Terracini. La rivista portava in ogni numero la medesima illustrazione, poi usata per la prima tessera di iscrizione al P.C.dI, nell’anno della fondazione.