Oratio dominica in CLV linguas versa et exoticis characteribus plerumque expressa

In-folio; 4 cc. (1 bianca.), XX pp., 2 cc., XX pp., 2 cc., 20 pp., 1 c., CCXLVIII pp., 1 c., 1 c.b.; ciascuna pagina incorniciata da doppio filetto; legatura di poco posteriore in mezza pergamena, tasselli in marocchino rosso con titolo e fregi in oro al dorso. Rare fioriture ai margini ma buon esemplare.
Prima edizione. Grandiosa impresa tipografica, una delle cinque produzioni più significative di Giambattista Bodoni, impressa in soli 182 esemplari. Si tratta di uno straordinario "campionario di caratteri" espressamente disegnati e fusi dallo stesso Bodoni per stampare l'Oratio Dominica in 155 lingue con alfabeti differenti. "Si può chiamarlo un altro manuale tipografico. Contiene caratteri scolpiti da Bodoni stesso … Gli alfabeti esotici sono 97 e le rimanenti versioni sono stampate con caratteri latini, di cui 23 corsivi … Contiene i seguenti che mancavano in quella Marcelliana: Caldaici, Siriaci, Fenici, Palmireni, Brammanici, Malabrici, Tibetani, Giorgiani, Etruschi, Illirici, Ebreo - Teutonici, Gotici e Punici che qui comprendono 19 alfabeti" (Brooks). "In 1806, the Oratio Dominica is another masterly showing of what Bodoni could in foreign and ancient alphabets. This polyglot O.D. was printed at the suggestions of Pius VII who, in May 1805, had passed through Parma on his way from the coronation of Napoleon I. It was intended to outdo a like work published by the Imprimerie Imperiale at Paris. Bodoni's book was dedicated to Eugène Beauharnais, Viceroy of Naples, to whom he personally presented a copy. In return for this work, Bodoni received a pension and an offer of the direction of the Royal Printing House at Milan" (Updike).
Brooks 1003. Updike II, pp. 168 - 169. De Lama: "Libro prezioso che fa epoca nella tipografia". Giani, Cat. 178. Brunet IV, 200.