Opuscoli di Giovanni Battista Vico raccolti e pubblicati da Carlantonio de Rosa Marchese di Villarosa

Tre tomi in 8° (cm 13,5 x 22), copertine in carta mamoreggiata coeva, con segni d'uso, dorsi consunti e parzialmente mancanti, pp XXIV, 328, (2) tavole più volte ripiegate raffiguranti schemi di disposizione di mensa e triclinio nei conviti degli antichi, per il primo volume; IX, 394 per il secondo; XII, 224 per il terzo; tre vignette calcografiche ai frontespizi, raffiguranti il golfo di Napoli con il pennacchio di fumo del Vesuvio; al tomo I, antiporta incisa in rame raffigurante l'A. entro ovale. Errori di numerazione. Il terzo volume su carta filigranata. Esemplare in buone condizioni, in barbe, parzialmente intonso, rade macchie ad alcune carte, alle sguardie dediche ms datate 1825 e 1827, del 'Marchese Trivulzi a Francesco Testa, dal qual fu dato a Leonardo Trissino', e anche 'Dono dell'Editore'; l'ex-libris ms 'Leonardo Trissino' compare su tutti tre i voll. Il Trissino (1780-1841) è il conte vicentino proprietario di celebre biblioteca, corrispondente del Leopardi, che gli dedicò nel 1820 la 'Canzone ad Angelo Mai'. Edizione a cura del Marchese di Villarosa (1762-1847). L'Editore a chi legge', compie una panoramica sulle proprie pubblicazioni di opere di napoletani illustri, prima di passare ad illustrare la presente prima edizione vichiana, frutto del dono fatto al Porcelli, da parte del figlio del celeberrimo filosofo (che fornisce altresì notizie e ricordi di prima mano), degli opuscoli del genitore rimasti presso di sè, nonchè delle ricerche compiute dall'editore medesimo presso varie biblioteche, e negli atti parrocchiali di nascita e matrimoniali. Da cinque a sette esemplari per volume, censiti in SBN.