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Rare and modern books

Condillac Étienne Bonnot De

Opere metafisiche di Condillac volgarizzate. Tom. I-VIII (opera completa)

presso i Collettori coi tipi di Pietro Bizzoni,, 1819-1824

300.00 €

Zanfrognini Antonio Studio Bibliografico

(Modena, Italy)

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Details

Year of publication
1819-1824
Place of printing
Pavia,
Author
Condillac Étienne Bonnot De
Publishers
presso i Collettori coi tipi di Pietro Bizzoni,
Keyword
EDIZIONI ITALIANE SENSISMO PSICOLGIA GNOSEOLOGIA
Languages
Italian

Description

In 8°; 8 tomi: 299, (1) pp. e una c. di tav. con fine ritratto di Condillac inciso da Rados; 332 pp.286, (2) pp., 276 pp. (2), 311, (3) pp., 320 pp., 323, (3 b.) pp., 250, (2) pp. Legature coeve in mezza-pelle chiara con autore, titolo, numero del volume e ricchissimi fregi in oro al dorso. Qualche minimo segno del tempo ma buoen condizioni di conservazione. Qualche segno di matita su due frontespizi ma nel complesso in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima rara edizione italiana di diverse opere del celeberrimo illuminista, filosofo, enciclopedista ed economista francese, Étienne Bonnot de Condillac (Grenoble, 30 settembre 1714 – Beaugency, 3 agosto 1780). La traduzione è opera di un geniale piccolo editore pavese, Defendente Sacchi, che nella prima metà del XIX° secolo, ebbe l'intuizione di tradurre alcune opere di metafisica, che avevano avuto grande successo all'estero ma che avevano incontrato un'accoglienza, perlomeno, tiepida in Italia, tanto da non venire nemmeno tradotte nella nostra lingua. Defendente Sacchi fu un editore dalla notevole curiosità culturale, particolarmente interessato agli studi metafisici, tanto da ideare, insieme a Germani Giuseppe e Rolla Luigi, una vera e propria collana filosofica, la “Collezione dei Classici Metafisici” che vide fra i titoli tradotti, varie prime edizioni italiane di Locke, Hume, Malebranche, Condillac e pochi altri. Fino alla pubblicazione della “Critica della Ragione pura”, forse la sua opera edita più importante, la collana era composta solo di 26 volumi. Seppur le traduzioni delle opere furono commissionate da Defendente a traduttori tutt'altro che professionali, l'impatto delle edizioni di Sacchi fu notevole tanto ad esempio, che la la sua edizione della Critica Kantiana portò il titolo ad essere inserito, per la prima volta, nell'Indice dei Libri Proibiti, decine anni dopo la prima edizione vera e propria dell'opera. La stampa dell'edizione è fisicamente tirata dal tipografo Pietro Bizzoni, personaggio molto noto, tipografo della Regia Università, e stampatore di testi altamente specializzati in materia medica (a lui ad esempio si deve la prima edizione di una delle opere di Antonio Scarpa) ma anche di critica letteraria e linguistica. La dicitura tipografica i Collettori, si riferisce a Defendente Sacchi, Luigi Rolla e Giuseppe Germani curatori, appunto, della “Collezione dei Classici Metafisici”. Prima edizione delle opere principali del celebre filosofo, enciclopedista ed economista francese, Étienne Bonnot de Condillac (Grenoble, 30 settembre 1714 Beaugency, 3 agosto 1780). Contemporaneo di Adam Smith e di idee liberali nonostante la sua appartenenza al clero che fu tra i massimi esponenti del "Sensimo" e diede un grande contributo anche alla psicologia e alla gnoseologia per i suoi studi incentrati sulla comprensione dei sistemi di pensiero della mente umana. Tutore del piccolo duca di Parma, rimasto orfano a soli 7 anni nel 1758 su scelta diretta della corte francese, fu amico di Diderot e Rousseau e nonostante l'amicizia con i filosofi enciclopedisti malvisti dalle autorità ecclesiastiche, riuscì sempre a mantenere buoni rapporti con tutti grazie alla sua innata capacità di mediazione ed al suo carattere amabile. Sulla scorta del lavoro di Locke dimostrò grandi doti di chiarezza espositiva nella descrizione delle sue idee sul funzionamento del sensimo empirico. L'Essai sur l'origine des connaissances humaines, fu la sua prima opera pubblicata e gli diede, da subito, un'enorme fama e l'apprezzamento di diversi esponenti di punta dell'Illuminismo, primo fra tutti da Voltaire. "Intento del primo Essai era di «ridurre a un medesimo principio» il sensismo lockiano. Tale esigenza metodologica è svolta da C. colmando il distacco, da Locke postulato e non giustificato, tra le idee sensibili dirette e quelle riflesse : lo sviluppo dei modi di comunicare emozioni e sensazioni, l uso dei segni linguistici cui è dedicata la parte più originale dell'Essai ristabilisce appunto la continuità genetica tra la pura sensazione e le più complesse operazioni intellettuali" da Treccani. Prima rara edizione italiana. Rif. Bibl.:IT\ICCU\TO0E\018219.
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