Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Haemmerlein Thomas, À Kempis (Traduttore, Borgaruccio Borgarucci, )

Opera spirituale del Reverendo Padre D. Tomasso Malleolo Da Chempis, canonico regolare:nella quale si contengono diversi Trattati, tutti ripieni di bellissimi concetti, & ammaestramenti spirituali, appartenenti non meno à Laici, che à Religiosi.

Appresso Gasparo, & Domenico della Speranza, 1568

600.00 €

Bosio Giovanni Studio Bibliografico

(Magliano Alpi, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
1568
Place of printing
Vinegia
Author
Haemmerlein Thomas, À Kempis (Traduttore, Borgaruccio Borgarucci, )
Publishers
Appresso Gasparo, & Domenico della Speranza
Keyword
cinquecentine, religione, traduzioni
Dust jacket
No
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In 4° (cm 14 x 20), solida legatura piena pergamena seisettecentesca con titoli calligrafato al dorso, cc (8), 390, (1), impresa silografica al frontespizio (allegoria della Fede) e al verso dell'ultima carta (Cristo benedicente), registro con dati tipografici ripetuti al colophon al verso dell'ultima carta; esemplare in buone condizioni, antica annotazione al front., bruniture. Traduzione cinquecentesca dell'opera che ha avuto forse più edizioni, e certamente più attribuzioni: ben duecento autori, nei secoli, si contendono infatti la paternità di questa serie di intimi colloqui tra Gesù e il discepolo, in un clima di altissima spiritualità, ascetismo e misticismo, che rinnega l'arida scolastica e l'inutile ragione e medita con umiltà su vita e dottrina del Cristo per giungere ad un rinnovamento interiore affine al monachesimo di Bernardo di Chiaravalle. L'A. ufficialmente attribuito comunque, secondo la tradizione più consolidata, è Thomas Haemmerlein à Kempis (1380-1471), monaco e poi Priore degli agostiniani di Kempen (Colonia), curiosamente tradotto letteralmente dal tedesco ('Malleolo', maglio, martello) dal Borgarucci. Diversi esemplari censiti in SBN, uno in COPAC.