Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Matthew V. Johnson, James A. Noel, Demetrius K. Williams, Paolo Lucca

Onesimo nostro fratello. Religione, etnia e cultura nella lettera a Filemone

Paideia, 2019

31.35 € 33.00 €

Claudiana - Paideia - SBBF

(Torino, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Year of publication
2019
ISBN
9788839409355
Author
Matthew V. Johnson, James A. Noel, Demetrius K. Williams
Pages
307
Series
Studi biblici (197)
Publishers
Paideia
Size
206×131×22
Keyword
Lettere di Paolo, Cattolicesimo Romano, Chiesa Cattolica Romana, Critica ed esegesi dei testi sacri, Nuovo Testamento, Altre Chiese Evangeliche e Non Conformiste
Translator
Paolo Lucca
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

Autori dei saggi raccolti in questo volume sono cinque pastori e docenti di Nuovo Testamento in varie università evangeliche, ai quali si sono accompagnati un insegnante di letterature comparate e una studiosa della problematica di genere in letteratura e nelle arti drammatiche, tutti afroamericani. In una lunga storia dell'interpretazione della lettera a Filemone in cui hanno dominato la scena perlopiù Paolo stesso oppure Filemone, padrone di schiavi, la raccolta di saggi che qui si pubblica si distingue per mettere al centro la persona per la quale la lettera fu scritta: Onesimo, schiavo. Questo cambiamento di prospettiva porta a toccare con mano come la lettera paolina abbia conosciuto una storia alquanto tumultuosa e molto meno lineare di quanto comunemente si pensi, soprattutto fuori dell'Europa. Da punti di vista diversi, i vari studi mostrano come — nonostante l'abuso abominevole che si è potuto fare della lettera a sostegno della causa schiavista — Paolo pur in un'ambiguità che non dissipa ha sempre tenuto fermo che senza la carne, e la carne dello schiavo ristabilito nella sua giustizia, non può esserci riconciliazione.