Details
Author
Moliere, Jean Baptiste Poquelin De.
Keyword
Illustrati '700, Boucher
Description
Sei volumi in 4° (290 x 220), pp. (4), LXXII, 330, (6), 447, (6), 442, (6), 420, (6), 618, (6), 554, antiporta col ritratto dell'autore di Coypel inciso da Lépicié, vignette al frontespizio, 33 tavole di Boucher incise da Laurent Cars, 198 vignette e finalini di Boucher, Blondel e Oppenord incise da Joullain e Laurent Cars. Legatura coeva in piena pelle bazzana marrone marezzata, ai piatti cornice di triplo filetto, dorso a 5 nervi con decorazione floreale e titolo in oro sui compartimenti, tagli in oro. Alcuni restauri e usure alle cerniere e alle cuffie maggiormente evidenti ai tomi 2° e 5°. Lievi bruniture ad alcune pagine. Ex libris Le Midy e William E. Edizione originale del capolavoro di Boucher come illustratore in seconda tiratura. Brunet III,1798: 'Edition assex belle, et la première un peu remarquable que l'on ait donnée de notre grand comique'; Cohen-de Ricci 712: 'c'est l'un de plus beau livres de la premiere partie du XVIIIeme siècle'. 'Boucher, François. - Pittore (Parigi 1703 - ivi 1770). Studiò con F. Lemoine; in Italia (1725-37) si accostò ai maestri veneti e bolognesi, ammiratore di A. Watteau, ne incise varie opere. Protetto dalla Pompadour, ebbe la carica di primo pittore del re. Trattò con pari felicità inventiva la pittura di storia e di paesaggio, temi mitologici e galanti; fu estroso e acuto ritrattista, disegnatore, incisore e illustratore (famosa l'edizione di Molière, 1734). Per le manifatture di arazzi di Beauvais e dei Gobelins ideò grandi composizioni (serie della Storia di Psiche e degli Amori degli Dei). Grandi tele decorative ornano a Parigi il Cabinet des Médailles del palazzo Soubise e a Fontainebleau il Cabinet du Conseil: gruppi di suoi dipinti si trovano nei musei francesi, nella collezione Wallace di Londra (per es. il Cupido) e nel museo di Stoccolma. L'opera del B., espressione tipica della vita della corte francese del sec. 18º, fu criticata come frivola e vuota nel periodo neoclassico ma poi (nel tardo Ottocento) rivalutata per la sua schiettezza espressiva'. Treccani