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Dettagli Libro<br><br>Sku: PZZLB100888<br>ISBN: 9788857237855<br>Titolo: Nancy Genn. Architecture From Within<br>Autore: Francesca Valente<br>Editore: Skira<br>Anno: 2018<br>Pagine: 143<br>Formato: Brossura<br><br>Una monografia dedicata alle opere dell’artista californiana, architetture dell’anima che ci proiettano in una dimensione rarefatta, in continuo divenire. Nancy Genn, artista californiana poliedrica e transnazionale, esprime in modo originale la propria interdisciplinarietà nel disegno, nella pittura, nella scultura come pure nella grafica. Il suo nomadismo culturale che l’ha portata a viaggiare estesamente in Europa, Asia e Medio Oriente ha influenzato la sua arte creando un’intrigante commistione tra culture orientali ed occidentali, proprie della città in cui è nata e tuttora opera, San Francisco. Nel corso della sua lunga carriera non ha mai cessato di sperimentare utilizzando materiali e tecniche diverse come l’acquerello, la gouache, il monotipo, il collage, lo strappo su carta fatta a mano dall’artista, senza escludere la scultura in bronzo a cera persa e la ceramica. Con una carriera che ha attraversato diverse generazioni di pittura astratta, Genn ha contribuito attivamente alla storia della pittura americana del secondo dopoguerra. La sua produzione artistica è stata evidenziata a livello internazionale nel 1960 dal filosofo critico d’arte Michel Tapié, che pubblicò a Parigi Morphologie Autre, opera fondamentale che introdusse un nuovo concetto di percezione artistica basata su un’inedita morfologia astratta. Egli selezionò un certo numero di artisti operanti in Europa, Stati Uniti, Canada and Giappone e collocò Nancy Genn accanto a Burri, Fontana, Capogrossi, Tàpies, de Kooning, Motherwell, Pollock e Tanaka, fra gli altri. Questa pubblicazione bilingue, a cura di Francesca Valente, offre una selezione di validi saggi sugli aspetti più disparati del lavoro dell’artista californiana e un repertorio iconografico di circa cento opere (comprendenti anche sculture in bronzo e opere a tecnica mista) provenienti da importanti collezioni pubbliche e private. La monografia, prima nel suo genere, include astratti paesaggi romani e reminescenze di terre esotiche come Taiz, Samarcanda e la Patagonia, luoghi che hanno foggiato fasi diverse del suo iter creativo.