Details
Place of printing
Florentiae,
Publishers
Ex Typographia Albizziniana,
Keyword
GALILELIANA FISICA SPERIMENTALE GIOCO
Description
In 4°; VIII, 190, (2) pp. e 1 carta di tav. ripiegata. Senza legatura ma non slegato, qualche lieve traccia di sporco al margine esterno bianco del frontespizio e per il resto esemplare, in buone-ottime condizioni di conservazione, ancora in barbe. Frontespizio in rosso e nero. Grande xilografia al frontespizio. Testatine, finalini ed inixiali xilografici. Prima edizione di questo scritto del noto giurista e naturalista fiorentino, Giuseppe Averani, detto Averanus (Firenze, 20 marzo 1662 Firenze, 24 agosto 1738). L'autore occupò la cattedra di Giurisprudenza dell'Università di Pisa su decisione di Cosimo III de' Medici su suggerimetno di Francesco Redi e Lorenzo Magalotti. Tra i suoi allievi ci furono grandi studiosi come Pompeo Neri, Bernardo Tanucci, Angiolo Tavanti. Insieme a Domenico Aulisio e a Giovanni Vincenzo Gravina, l'autore è considerato fra i fondatori del Neoumanesimo italiano. L'opera di Averani costituisce la base per le riforme legislative del Granducato di Toscana della seconda metà del settecento. A lui si devono diversi studi di astronomia, filosofia, teologia e fisica sperimentale. Celebri i suoi esperimenti realizzati al Giardino Botanico di Pisa fra le quali alcune con la macchina pneumatica di Boyle, altre sulla luce e sull'elettricità dei corpi. Si interessò anche alla percezione degli odori. A lui si deve la fondazione dell'Accademia degli Oppressi, oltre essere iscritto a la Crusca di Firenze e della Royal Society di Londra. Quest'opera è un interessante trattato sui giochi, sia scientifici che matematici, con un particolare interesse ai giochi con i dadi. All'interno è contenuta anche una memoria sui principi della meccanica di Galileo "Propositio Mechanica Galilei Aliorumque, De Momentis Gravium Descendentium Asserta". Alla fine dell'opera è presente una riedizione di uno delle orazioni giuridiche più celebri di Averani "Oratio de jurisprudentia, medicina theologia per sua principia addiscendis Pisis habita anno 1723" stamapata a Lucca ma con falso luogo di stampa di Verona, nello stesso 1723. Fra i capitoli: Dissertatio de Lampadum Ludo; Dissertatio de Ludis in genere; De Origine Ludi Calculorum variae opniones; De Ludo Calculorum apud Romanos; De Tabula & Calculis, eorum materia, colore, & figura; De illis qui in Ludo Calculorum celebres extitere; Inter Ludos aleam omnino improbandam, caeteros permittendos , si modice illis utamur. Non comune. Rif. Bibl.: Cicognara 3945; Mazzucchelli I, p. II, 1238 cita queste opere come manoscritti dall'A. lasciati in eredita' al fiorentino Marchese Gabriello Riccardi e lamenta che non siano ancora state stampate; Puggendorff I, 77 non cita questo tit. Riccardi I, 61: "Raro".