2 voll. in-8° (225x135mm), pp. (4), 356; (2), 372; legatura coeva m. pelle rossa e angoli con titolo, fregi, filetti e tomaisons in oro su dorsi a nervetti. Piatti marmorizzati, tagli di testa dorati, sguardie pavonate, segnacoli. Brossure originali conservate. Ritratto litografico di Chodruc-Duclos all'antiporta del primo vol. Minimi restauri alle cerniere. Qualche lieve fioritura. Ottimo esemplare. Edizione originale, curata dal Gouin e dal celebre scrittore e viaggiatore Jacques Arago, delle memorie dello Chodruc-Duclos (Bordeaux, o, secondo altre fonti, Sainte-Foy,1775-Parigi, 1842). Si tratta in realtà di un ingegnoso apocrifo steso principalmente dallo stesso Arago per tracciare un sapido affresco della storia e della società francesi dalla Rivoluzione alla Restaurazione attraverso i pretesi ricordi di Chodruc-Duclos, singolarissima figura di dandy ultramonarchico e antirivoluzionario militante nelle armate vandeane, fiero avversario di Napoleone, sovente imprigionato, che chiuse i suoi giorni da clochard misantropo e anarcoide che girovagava senza posa sotto i portici del Palais Royal sostenendo di essere la reincarnazione, di volta in volta, di Diogene o dell'Ebreo errante ('Diogène du Palais Royal', 'lhomme aux haillons', 'lhomme à la longue barbe' furono solo alcuni dei molti soprannomi attribuitigli). Jacques Etienne Victor Arago (Estagel, 1790-Rio de Janeiro, 1855), fratello di François Arago ed Étienne Arago, fu un grande viaggiatore, benchè colpito dal 1827 da cecità. Nel corso della spedizione sulla 'Uranie', comandata da Freycinet e finanziata dal governo francese, cui prese parte nel 1817 in qualità di disegnatore, visitò per un mese le Hawaii, toccando, nel proprio itinerario, Rio de Janeiro, Montevideo, il Capo di Buona Speranza, le Mauritius, il Nuovo Galles del Sud, le Isole Caroline ed eseguendo importanti rilevazioni scientifiche sulla geografia, il magnetismo terrestre, la meteorologia e climatologia, segnatamente dell'Oceania e dei mari del Sud. Giornalista, romanziere, drammaturgo, legò però il proprio nome alle sue straordinarie imprese di circumnavigazione terrestre; fra gli altri scritti che documentano il suo spirito eclettico e bizzarro, ricordiamo almeno il volume lipogrammatico 'Voyage autour du monde sans la lettre A'. Fierro, 320. Bertier, 249. Tulard, 324. Vicaire, I, 79.