Questo sito usa cookie di analytics per raccogliere dati in forma aggregata e cookie di terze parti per migliorare l'esperienza utente.
Leggi l'Informativa Cookie Policy completa.

Rare and modern books

Giulio Goria

Mamma Pajetta, a cura di G. Goria

9.00 €

Idrometra Studio Bibliografico

(Terlizzi, Italy)

Ask for more info

Payment methods

Details

Curator
Giulio Goria

Description

Mamma Pajetta, a cura di Giulio Goria, Editori Riuniti, Roma 1964, prima ed., pp. 61, 1 c. di tav. f.t. ill. b.n. con ritratto fotografico di Elvira Pajetta con i figli Giuliano e Giancarlo, cm 20, br. ed. Monografia su Elvira Berrini Pajetta, nota come Mamma Pajetta (Novara, 1887 - Romagnano Sesia, 1963). Figlia di un ingegnere delle Ferrovie e di una contadina, Elvira Berrini crebbe tra Torino e Roma. Conseguito nella Capitale il diploma di maestra elementare, preferì lasciare Roma per stabilirsi prima a Taino, in Lombardia, dove iniziò a insegnare, e poi, a seguito del matrimonio con Carlo Pajetta, a Torino. Qui visse e insegnò per molti anni (1910-1927) nel popolare quartiere operaio di Borgo San Paolo, il “borgo rosso”. In questo quartiere conobbe Camilla Ravera, di cui diventò amica e compagna di lotta e qui nacquero i suoi primi due figli, Gian Carlo e Giuliano. Da sempre impegnata nella lotta antifascista, fu arrestata col marito per l’impegno politico dei figli maggiori ed esonerata dall’insegnamento, fu inoltre tra le animatrici a Torino del “Soccorso rosso” e fece la spola con la Francia, dove il secondogenito Giuliano si era rifugiato prima di partecipare alla guerra di Spagna, nella quale combatté nel fronte repubblicano. La perdita dell’ultimo figlio, Gaspare, nato nel 1925 e morto nel 1944 combattendo nella guerra di liberazione contro i nazifascisti, fu un ulteriore stimolo all’impegno politico antifascista di Elvira Pajetta, proseguito costantemente nel dopoguerra. Dopo la Liberazione, venne infatti eletta nel Consiglio comunale di Torino, ricoprendo la carica di assessore alla Pubblica Istruzione. Attivissima nel Pci e nell’Unione Donne Italiane, presidente dell’Istituto piemontese per la toria del movimento di Liberazione, fu tra le donne più popolari del Piemonte negli anni postbellici. Leggere tracce d’uso, minime fioriture a seconda e terza di copertina, lieve brunitura della carta, per il resto esemplare ben conservato.