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Rare and modern books

Ibsen Henrik

Maison de Poupée. Drame en trois actes traduit et précédé d' une préface par M. Prozor. Portrait et compositions de P. Baudier

Georges Crès et C.ie (Paul Hérissey), 1933

35.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1933
Place of printing
Paris (Évreux)
Author
Ibsen Henrik
Publishers
Georges Crès et C.ie (Paul Hérissey)
Keyword
Letteratura scandinava, Teatro, Traduzioni francesi
Dust jacket
No
State of preservation
Fine
Languages
French
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In-8°, pp. (6), XVII, (3), 245, (7), brossura editoriale con sovraccoperta in carta pergamenata illustrata con maschera tragica. Antiporta xilografica a due colori disegnata e incisa da Paul Baudier con ritratto di Ibsen; testatine e finaletti xilografici disegnati da Baudier e incisi da Baudier stesso, Naudin, Vibert, de Becque, Achener, Siméon. Ottima copia a fogli chiusi e in barbe. Tiratura di 1900 esemplari numerati (n° 1380 dei 1800 'sur papier vélin des manufactures de Rives'). Traduzione francese di 'Casa di bambola' ('Et dukkehjiem', 1879), uno dei capolavori del teatro moderno. Scrisse il Croce nel suo classico saggio su Ibsen in 'Poesia e non poesia' a proposito dei dilemmi morali posti dal dramma: 'Chi ha ragione in Casa di bambola ? Il marito? Ma è un egoista. La moglie? Ma non ha senso morale. Chi ha torto? Il marito? Ma è rispettoso della legge e dell’onore. La moglie? Ma ha voluto salvare il marito dalla malattia e dalla morte… E non è maraviglia che questi problemi insolubili dessero popolarità a quei drammi, e che vi s’interessassero particolarmente i poco critici cervelli femminili, e i meno critici tra essi, quelli delle femministe, e presto li rendessero, col loro psicologico e moralizzante o amoralizzante discettare, uggiosi e odiosi a segno che alcune famiglie scandinave s’indussero (l’aneddoto è noto), nell’inviare inviti per le loro serate, ad aggiungere a pié del cartoncino la raccomandazione: “Si prega di non discutere di Casa di bambola”. 'Théatre d'Art', 10. Mahé, II, 428.