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Rare and modern books

Luigi Ruscello

Luoghi comuni, miti e stereotipi dell'emigrazione italiana. È vero che espatriano i meridionali?

Rubbettino, 2021

14.25 € 15.00 €

Rubbettino

(Soveria Mannelli, Italy)

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Details

Year of publication
2021
ISBN
9788849869125
Author
Luigi Ruscello
Pages
150
Series
Varia
Publishers
Rubbettino
Size
240×170×9
Keyword
Migrazione, immigrazione ed emigrazione, Italia
State of preservation
New
Languages
Italian
Binding
Softcover
Condition
New

Description

«L'adagio è molto conosciuto nel mondo della comunicazione e delle relazioni internazionali: esso intende attirare l'attenzione sullo iato che spesso si situa tra la realtà e la rappresentazione dei fenomeni storici e sociali. Ridurre quello iato è opera meritoria e manifestazione di onestà intellettuale. Le distanze tra il dato storico fattuale e la rappresentazione che di quel dato viene offerta, per ragioni a volte imperscrutabili, a volte fin troppo evidenti sono, in taluni casi, siderali. Per fronteggiare la sfida della necessaria riduzione di simili lontananze tra realtà e rappresentazione, in più di un settore scientifico, si sono affrontati di recente sforzi volti al superamento di approcci meramente retorici o di vere e proprie operazioni di ingegneria reputazionale. E il caso, ad esempio, della risposta giurimetrica alle errate convinzioni sulla misurazione della corruzione, che avevano posto il nostro Paese per decenni in posizioni di retroguardia sul piano mondiale. Proprio una ricerca dell'Eurispes, che ha suscitato l'attenzione dei Fori multilaterali competenti in materia (Nazioni Unite, Ocse e G20) culminata nell'adozione di atti ufficiali di endorsement delle conclusioni della medesima ricerca, ha demolito le basi scientifiche di un approccio meramente percettivo alla misurazione della corruzione. Si trattava di un metodo, quello percettivo, addirittura fuorviante nella ricostruzione effettiva delle cause e delle dimensioni del fenomeno corruttivo nel mondo. In quello specifico caso, il soccorso necessario è venuto dall'evidenziazione di veri e propri paradossi posti alla base dei ranking e rating internazionali più diffusi. E non si è trattato di una mera operazione "destruens", poiché la logica di quello studio è risultata funzionale ad un miglioramento della conoscenza del fenomeno di riferimento, per affinare le strategie e le politiche governative di gestione e contrasto. Il risultato è stato rilevante, poiché la ricerca ha posto l'Italia non già ai margini delle graduatorie globali in materia, bensì al centro dell'attenzione internazionale come modello di riferimento nella prevenzione e nel contrasto di un fenomeno socio-criminale che invece si pretendeva la dovesse ancora segnare in perpetuo, come uno stigma imperituro ed ineluttabile.» (Dalla Prefazione)
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