Lo storicismo contemporaneo. Dilthey, Windelband, Rickert, Simmel, Weber, Spengler, Troeltsch, Meinecke, Lukacs, Mannheim, Croce, Dewey, Cohen, Randall, Neurath, Hempel, Popper, Nagel.

XL, 366 p. ; 21 x 13 cm. Classici della filosofia. Lo «storicismo» è un movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° secolo, ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze naturali, giungendo, nei suoi esiti più rappresentativi, a proclamare la superiorità della conoscenza storica su quella delle altre discipline, in quanto solo tale conoscenza sarebbe capace di cogliere gli aspetti individuali e i valori che costituiscono l’essenza più profonda della vita e della realtà spirituale, e in particolare, il suo continuo mutare, il suo irriducibile dinamismo. Il termine compare saltuariamente in Novalis e più di frequente nella prima metà del 19° secolo, ma solo alla fine del secolo assume il senso poi codificato da opere come quella di E. Troeltsch («Der Historismus und seine Probleme», 1922) e F. Meinecke («Die Entstehung des Historismus», 1936) per indicare una concezione della storia in contrasto sia con la filosofia romantica e idealistica della storia, sia con l’equiparazione positivistica delle scienze umane alle scienze della natura. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile con alette, titolo impresso in azzurro al piatto e al dorso. Sottolineature a matina, segni del tempo al dorso e leggero ingiallimento della carta per il resto libro accettabile, da studio. Codice libreria 4907.