Details
Author
Gavarni (Guillaume Sulpice Chevalier)
Publishers
G. De Gonet Editeur,
Keyword
PRIME EDIZIONI GAVARNI
Description
In 4° (26,5x17,7 cm); (4), 316, (2 b.) pp.16 c. di tav. fuori testo. Legatura originale editoriale in piena tela con ricchi disegni e cornici in oro e a colori, ai piatti ed al dorso. Qualche piccolo difetto alla cerniera anteriore ed al margine alto del dorso con piccolissime mancanze di tela. Tagli dorati. Qualche lievissima macchiolina di foxing in poche pagine, come tipico di tutti gli esemplari, a causa della qualità della carta e per il resto esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Prima non comune edizione, ancor più rara a reperirsi completa della sua legatura editoriale, di questa importante opera di illustrazione, opera di uno dei più grandi illustratori francesi dell'ottocento. Le tavole impresse "sur velin", inquadrate entro cornici traforate, e acquarellate con colori delicati, recano le veline originali sul retro di ogni tavola in carte a diversi colori per fare da sfondo alle dentelles. Guillaume Sulpice Chevalier, pseudonimo di Paul Gavarni (Parigi, 1804 - 1866) fu un celeberrimo illustratore, disegnatore e pittore francese. Precoce talento per il disegno, l'autore si propose, fin da giovane, di sviluppare nuove tecniche e materiali incisori, sfruttando nuovi prodotti chimici non prima utilizzati. Già a 20 anni impressionò l'editore Blaisot che gli propose alcuni lavori. Utilizzando i soldi guadagnati si trasferì nei Pirenei dove aveva idea di recarsi per realizzare una serie di ritratti di costumi popolari che uscì poi nel 1828, già firmati con il suo nome d'arte di Gavarni, ispirato da una catena montuosa vista durante il suo soggiorno pirenaico. Nel 1830 iniziò a lavorare per la rivista "La mode" che gli diede grande successo in patria ma anche in Inghilterra, ricevendo anche l'apprezzamento di diversi personaggi importanti come ad esempio Balzac. In questo periodo sperimentò nuove tecniche litografiche. E' di questi anni una delle sue più drammatiche esperienze che segnò anche la sua opera futura. Sulla scorta del successo ottenuto puntò tutti i suoi guadagni nella creazione di una rivista tutta sua che uscita con il titolo di "Journal des Gens du Monde" nel 1835 e che fallendo quasi subito, portò Gavarni, ridotto sul lastrico, in galera per un anno. Questa esperienza la ritroviamo nel 1837 nella serie uscita sulla celebre rivista Charivari, intitolata Fourberies des femmes en matière de sentiments, nella quale denunciava il mondo degli affari. La serie ebbe di nuovo un enorme successo e portò Gavarni ad esser chiamato a presentare tavole su tutti i principali giornali dell'epoca e facendo dell'artista, uno dei più celebri personaggi della sua epoca. Avvicinandosi alla metà del secolo, il suo stile cambiò e si diresse verso temi di denuncia sociale. Nel 1847 si trasferì a Londra, secondo Gavarni, città più adatta a comprendere il suo desiderio di ritrarre i personaggi e la vita dei bassifondi malfamati chiudendosi sempre più in se stesso e nella sua arte. Tornato a Parigi si dedicò sempre di più alla critica sociale ma anche agli studi matematici e meccanici che da sempre lo avevano appassionato fino a diventare la sua attività principale a partire dal 1860, data che segna anche il suo abbandono del disegno. Morì nel 1866, universalmente riconosciuto come uno dei più grandi illustratori dell'ottocento.