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Author
Autore: Federico Albano Leoni, Presentazione Di: Fulvio Tessitore
Publishers
Il Bulino Edizioni d'Arte 2008
Keyword
Fonti e documenti-Manoscritti e codici
Description
Libro + CD-rom. Libro: 64 pagine; Illustrazioni a colori; Brossura; cm 13 × 19. CD-rom contenente l'intera riproduzione digitale ad alta risoluzione del codice. Collana: Il Giardino delle Esperidi; Virtual parchments, 1. Commento dell'editore: Tra i più noti e significativi codici conservati presso l'Archivio Capitolare di Modena, conosciuti da tempo anche a livello internazionale, vi è il manoscritto O.I.2 contenente i testi delle leggi longobarde, saliche, ripuarie e bavare assieme ad alcuni capitolari carolingi emanati da Carlo Magno e dai suoi discendenti, Pipino, Lotario I e Ludovico II. È un codice su pergamena di 216 carte (432 pagine) nel formato di cm 19 × 28, rilegato in assi di legno rivestite in pelle, risalente ai secoli IX-X che riunisce, in un corpus complessivo o liber legum, molte delle leggi barbariche popolari o nazionali in vigore presso le gentes riunite nell'Impero carolingio. Esso perciò rappresenta un monumento e un documento di rara importanza e di straordinaria evidenza di quella fondamentale fase storica avviata fra VIII e IX secolo dal disegno di un rinnovato Impero (carolingio e d'Occidente), dalla genesi d'Europa e dal ruolo culturale e politico dell'Italia nella costruzione di un ordinamento giuridico nello scacchiere europeo. La Lex salica è uno dei più antichi documenti del diritto consuetudinario germanico. L'ampio testo, in lingua latina, è sostanzialmente un codice penale che determina le sanzioni pecuniarie per i vari reati secondo le diverse casistiche e in considerazione della natura e dell'entità del danno, delle modalità esecutive e dell'intenzionalità. I processi e gli altri negozi giuridici sono formalmente regolati e si svolgono per atti solenni e simbolici. Nel pieno Medioevo anche il vescovo esercitava funzioni di carattere pubblico, come l'amministrazione della giustizia; da ciò si può desumere la ragione della presenza nella Biblioteca Capitolare di Modena di questo famoso manoscritto. Redatto come Pactus fin dal V secolo, la Lex salica fu emendata e integrata da Carlo Magno e dai successori e trovò larga applicazione nell'Impero e in Italia. Da questo complesso di norme - e in particolare da quella che escludeva le donne dalla successione della proprietà allodiale - si fece derivare il principio dell'esclusione delle donne dalla successione al trono. La norma fu abolita nel 1713 con la Prammatica Sanzione per consentire l'ascesa di Maria Teresa d'Austria al trono imperiale asburgico.