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Place of printing
In Viterbo,
Publishers
Appresso Girolamo Discepolo,
Keyword
CLASSICI TASSO TORQUATO SORRENTO POEMI POESIA VITERBO
Description
In 8° piccolo (14,5x10 cm); (12), 322, (2 una di errata e una bianca) pp. Legatura in piena pelle maculata degli inizi del settecento. Tagli spruzzati. Piccolo antico rinforzo al margie interno bianco del frontespizio e della prima carta, ininfluente. Piccolo forellino di tarlo sempre al margine interno bianco delle prima due carte dovè presente il rinforzo. Un leggerissimo alone, quasi invisibile, al margine alto delle prime 30 carte, mai intenso o fastidioso. Un piccolissimo forellino di tarlo al margine alto bianco delle ultime 5 carte, lultima carta presenta anche alcuni altri forellini di tarlo, sempre nel margnine bianco a parte due piccoli tunnel di tarlo che toccano due numeri. Nota settecentesca alla prima carta bianca che indica lesempalre come una prima edizione. Ex-libris privato manoscritto seicentesco allinterno del piatto posteriore. Nel complesso esemplare in buone condizioni di conservazione. Ritratto di Tasso al frontespizio. Prima non comune edizione completa di questopera del grande poeta, scrittore, drammaturgo e filosofo sorrentino, Torquato Tasso (Sorrento, 11 marzo 1544 Roma, 25 aprile 1595). Le sette giornate riprendono la tradizione della seconda metà del cinquecento delle cosidette poesie delle lacrime e fanno parte delle opere devote del Tasso. Composta durante il soggiorno romano del 1590, le Sette giornate vogliono essere ua glorificazione delloperato divino durante i sette giorni della creazione del mondo. Lo scritto che rimase poi incompiuto, risente notevolmente dellinfluenza di di Lucrezio e del poema dellugonotto francese, Du Bartas dal titolo "La Semaine". Scrive Bartolomeo Gamba nel suo Serie dei testi di lingua, Venezia, 1889: Prima edizione intera essendosi impressi I due primi Giorni del Mondo creato in Venezia, Ciotti, 1600, in-4 procurata da Angelo Ingegneri contro la volontà del Cardinale Aldobrandini, cui importava che lopera si stampasse ben sanata dogni mancamento che vi fosse, e dopo fatto il confronto con gli originali. Scrisse il Serassi, che nella libreria Albani serbavasi un esemplare di questa edizione corretto sopra due manoscritti originali del Tasso. Nelle parecchie ristampe fattene non sembra che siasi ancora provveduto alla scelta della più sana lezione. Rif. Bib.: Brunet, V, 672; Graesse, VII, 37; Gamba, 965.