In-16 gr. (mm. 184x129), 4 parti (dello stesso A.) in 1 tomo, p. marocchino ottocentesco, sottili cornici con fregi oro ai piatti, dorso a cordoni con ricca decoraz. e titolo oro, dentelles dorate ai risg., tagli dorati, 36 cc.nn., marca tipografica al frontespizio. Segue:- Seconda parte delle Rime Piacevoli. Raccolte dal Comm. fra Iacopo Gucci Cav. Gerosolomitano; e da Francesco Allegri date in luce. Verona, Bortolamio Merlo dalle Donne (1607), 33 cc.nn., 1 c.b., marca tipografica al frontesp. Dedicato da Francesco Allegri (fratello dell'A.) a Lorenzo Mattioli. Segue:- La Terza parte delle Rime Piacevoli. Raccolte dal Comm. Agnol Minerbetti; e dal Cav. Lorenzo Mattioli date in luce. Fiorenza, Gio. Antonio Caneo e Raffaello Grossi (1608), 3 cc.nn., 1 c.b., 30 cc.num., 1 c.nn. (errata), 1 c.b. Dedicata dal Mattioli ad Andrea Morelli. Segue:- La Quarta Parte delle Rime Piacevoli. Dal Sig. Francesco Caliari raccolte, e date in luce. Verona, Bortolamio Merlo dalle Donne (1613), 56 cc.nn., marca tipografica al frontesp. Dedicata dal Caliari ad Angelo Marzi-Medici, Canonico del Duomo di Pisa.Tutto il testo è inquadrato in bella cornice xilografica e ornato da fregi e grandi capilettera figur. a vignetta, pure inc. su legno.Al fine è stato aggiunto un antico manoscritto (di 8 cc.nn.) con la trascrizione di un'altra opera dell'A. Sono le Lettere di Ser Poi, Pedante nella corte de Donati, dirette a Pietro Bembo, Giovanni Boccaccj & Francesco Petrarca. Dedicate à M. Giovanni della Casa (Bologna, per Benacci, 1613). Cfr. Gamba,29 che cita la rarissima ediz. del 1613 e precisa sono queste lettere un guazzabuglio di stravaganti modi di dire. Tutte le quattro parti delle Rime Piacevoli del letterato fiorentino Alessandro Allegri (1560-1620), membro dell'Accademia della Crusca, sono in "edizione originale". Raccolta estremamente rara.Cfr. Piantanida,III/IV,2871: Tra le poesie sono sparse in gran numero le lettere dell'A. a vari. E' compresa in questa raccolta la famigerata canzone XI (della I parte), che fu proibita dai Revisori e fu esclusa dalle ediz. successive (Gamba,27). Il Belloni (p. 319) loda la ricchezza linguistica di queste rime, e parecchie ne cita come pregevoli per brio, vis comica, e vivacità satirica, o come documenti della scapigliatura secentesca - Brunet,I, p. 189 - Gay-Lemmonyer,III/IV, p. 1024 - Razzolini-Bacchi della Lega, p. 18: Vi sono alcuni rarissimi esemplari che a tergo del frontespizio della prima parte hanno un lungo "errata" (come nella ns. copia). Leggerm. smarginato; la prima parte con arross. solo su 2 cc. e la terza con arross. interc. nel t., altrimenti esemplare ben conservato.