Details
Year of publication
1910-1911
Place of printing
Milano (Via Senato, 2),
Author
Boccioni, Umberto - Carrà, Carlo - Russolo, Luigi - Balla, Giaco, Mo - Severini, Gino
Publishers
Uffici di «Poesia» (Poligrafia Italiana - Milano 1232),
Edition
Prima edizione nell’ultima e definitiva tiratura.
Keyword
FuturismoArte Cataloghi Monografie
Binding description
autocopertinato a bifolio,
Description
MANIFESTOSeconda edizione modificata ed edizione definitiva.Eccellente esemplare, fresco, pulito e intatto (appena percepibile il segno della piegatura orizzontale, con minima gualcitura in corrispondenza del bordo esterno).Non comune stampa definitiva della prima edizione del «Manifesto tecnico della pittura futurista», il manifesto fondamentale che gettò le basi teoriche del futurismo pittorico. Composto nel mese abbondante che trascorse tra la serata d’esordio dei pittori futuristi l’8 marzo al Teatro Chiarella di Torino, e il 19 aprile (data di un articolo di De Grubicy sul «Secolo» che ne accusa ricezione), il manifesto uscì inizialmente con la firma di Aroldo Bonzagni (secondo le ultime ricerche, ne furono effettuate più stampe varianti a breve seguire l’una dall’altra). Qualche tempo dopo, Marinetti fece realizzare una stampa definitiva dove si trova il nome di Giacomo Balla al posto di Bonzagni. Questa nuova stampa contiene anche una non banale variante testuale: laddove a pagina due (quarto paragrafo) le stampe precedenti hanno «corrente scientifica» qui troviamo «corrente di libertà individuale». Inoltre, la pagina del bifolio misura 220 mm in larghezza, contro i 230 usuali dei manifesti futuristi (che è la misura anche della prima tiratura). -- «As events unfolded, Aroldo Bonzagni left the group, Giacomo Balla entered the fold, and a fourth printing of the technical manifesto was undertaken, featuring the signatures of the definitive quintet of Futurist painters. The text of this new leaflet was entirely recomposed, using a similar but different font, with small adjustments and only one significant change: in the paragraph where the Futurist painters draw a parallel between the “enlightened individual research [that] has taken the place of […] dogma in all fields of human thought” and the “vivifying current of individual freedom” that should “replace academic tradition” in art, the earlier printings have “vivifying scientific current”, whereas the definitive printing uses the phrase “vivifying current of individual freedom”. When exactly the last and definitive printing of the “Manifesto tecnico della pittura futurista” took place, will probably remain an unsolved question. The documents [.] suggest that it was not done before September 1910, i. e. four months after the announcement of Giacomo Balla’s entry into the group of Futurist painters. It may well be that this version was only printed and distributed together with the other propaganda material that Marinetti had lined up in great quantities to prepare the Italian public for the second season of Futurist serate in 1911» (Coronelli). -- Questa nuova edizione, presentata come formalmente identica alla princeps, fissò il testo definitivo del manifesto che dal. 1913 in poi verrà ristampato in dépliant sotto l’egida della Direzione del Movimento futurista e ripreso nelle varie antologie d’epoca e nel libro di Boccioni sul «Dinamismo plastico».Bibl. Coronelli, The Futurist Manifestos of Early 1910 (IYFS 12, 2022: 3-49), pp. 15-18, fig. 3b & Appendix 3 n. 1.4; Tonini, I manifesti del futurismo, n. 9.2 (con imprecisioni); manca completamente a D’Ambrosio, Nuovi archivi del futurismo 2: Manifesti programmatici (2019).
Edizione: seconda edizione modificata ed edizione definitiva.