LA PITTURA DI GIUSEPPE TAMO. UN ARTISTA BRESCIANO NELLA SICILIA DEL ‘700

Cm.24x17, pag.174. Brossura editoriale figurata in cartoncino. [[Giunto in Sicilia nei primi anni venti del Settecento, Giuseppe Tamo (circa 1686–1731) trascorse l’ultimo decennio della sua vita a Biancavilla, nella provincia catanese. In questo territorio dipinse quadri e vasti cicli pittorici, caratterizzati da una vitale vena artistica e da una creatività fluida e inesauribile che fecero di lui il pittore più richiesto dalla piccola nobiltà locale e dagli ecclesiastici.Nelle sue coloratissime opere, che sono oggetto in questi anni di iniziative di recupero e valorizzazione, si coniugano il rispetto della tradizione artistica lombardo - veneta e un gusto personale maturato nell’ambito di un fecondo dialogo con la cultura pittorica isolana di inizio ‘700. Autore di un repertorio assai ampio, Giuseppe Tamo fino a pochi anni fa era quasi sconosciuto agli studiosi bresciani, anche a causa dell’esigua documentaione disponibile. Questa ricerca, oltre a riordinare le con oscene già acquisite, fornisce nuovi spunti per una più esatta comprensione del suo operato, ricostruendone il percorso in Sicilia e le vicende familiari, illuminandone i rapporti con la committenza (in particolare con i Frati Minori Francescani) e la relazione con il pittore veneto Giuseppe Cortesi, anch’egli attivo sull’isola. Alla biografia si accompagna un’accurata disamina delle opere ad oggi conservate.(Dalla nota di copertina del Volume)]]. Ottimo stato di conservazione.