Details
Place of printing
Milano,
Author
Caccianiga Antonio
Publishers
Fratelli Treves,
Keyword
LETTERATURA ITALIANA MASERADA SUL PIAVE TREVISO RISORGIMENTO, PATRIOTI
Description
In 8°; (2), 298, (6) pp. Legatura coeva in mezza tela con piatti foderati con carta marmorizzata. Esemplare in buone-ottime condizioni di conservazione. Quarta edizione, quarto migliaio, assai rara di questo romanzo del noto uomo politico, patriota e scrittore veneto, Antonio Caccianiga (Treviso, 30 giugno 1823 Maserada sul Piave, 22 aprile 1909). In giovane età Caccianiga studiò storia naturale ed economia rurale ma poi, le sue idee politiche antiautriache e liberali lo portarono a dover girovagare per l'Italia e l'Europa per cercare di sottrarsi alla all'interesse della polizia austriaca. Fu così che visse in Piemonte, Svizzera, Francia ed Inghilterra con scarsi mezzi dato che il governo austriaco aveva sequestrato i beni paterni. Nel 1854 riuscì a tornare a Treviso dopo aver ricevuto l'amnistia, grazie ad un amico che lo ospitò nella sua villa a Masareda sul Piave. Vivacissimi furono i suoi collegamenti i patrioti e gli intelletuali italiani esuli. Politico dai numerosi contatti, durante la sua vita ricoprì diverse cariche prestigiose fra le quali quella di podestà e sindaco di Treviso, sindaco di Maserada, prefetto di Udine, Presidente del Consiglio della Provincia di Treviso, consigliere della Scuola di Enologia di Conegliano, Presidente dell'Ateneo di Treviso e Deputato del Regno d'Italia. Nel 1866 fu, anche, membro della delegazione che presentò a Re Vittorio Emanuele II i risultati del plebiscito per l'annessione del Veneto al Regno d'Italia. Caccianiga fu anche un prolifico giornalista e scrittore, autore di romanzi risorgimentali ed antiaustriaci come "I vampiri e l'incubo", "Il convento", "Brava gente", "Il roccolo di Sant'Alipio" e "Il proscritto". Tra le sue opere figurano anche elogi alla vita campestre, come "La vita campestre", "Il dolce far niente", "Le cronache del villaggio", "Il bacio della contessa Savina", "Frondeggi", e "Lettere dun marito alla moglie morta". Nota è anche la sua opera dedicata a Trevido, "Ricordo della provincia di Treviso". La sua opera fu molto apprezzata tanto che di lui paralrono in toni assai positivi Bendetto Croce e Enzo Demattè. Molte delle sue opere sono assai rare come ad esempio, quella qui presentata.