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Autore: San Tommaso D'Aquino, Introduzione, Traduzione, Note Di: Daniele Didero, : Silvestro Nessi, Sandro Ceccaroni
L'unità dell'intelletto. L'eternità del mondo
ESD Edizioni Studio Domenicano 2012,
28.00 €
Medievale Libreria
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Details
ISBN
9788870948127
Author
Autore: San Tommaso D'Aquino, Introduzione, Traduzione, Note Di: Daniele Didero
Publishers
ESD Edizioni Studio Domenicano 2012
Curator
: Silvestro Nessi, Sandro Ceccaroni
Keyword
Filosofia-Scritti filosofici
Description
240 pagine. Brossura. gr 222. Testo latino a fronte. Collana: I Talenti. Commento dell'editore: L'unità dell'intelletto e L'eternità del mondo sono due opuscoli composti probabilmente intorno al 1270, e risalgono al secondo periodo di insegnamento di san Tommaso alla facoltà di Teologia di Parigi. Ci offrono una viva testimonianza delle discussioni che appassionavano il mondo universitario parigino, attraversato dal confronto fra l'emergente paradigma filosofico di Aristotele e di Averroé (raffigurato in copertina) e le istanze della fede cattolica. Il De aeternitate mundi, in particolare, è incentrato su una questione che ancora oggi ricorre nei dibattiti, caso mai facendo uso di altre parole, e cio : Il mondo è stato creato all'inizio del tempo o esiste da sempre?". Il De unitate intellectus, invece, muove da un altro problema, proveniente dalla corrente filosofica araba averroista: "Esiste un unico intelletto possibile per tutti gli uomini?". Nei due opuscoli, però, Tommaso inserisce e affronta, con la consueta maestria, anche altre questioni strettamente connesse a queste due principali. Questioni ontologiche come: "qual è lo statuto ontologico del mondo rispetto a Dio?". Questioni antropologiche, come: "che cos'è l'uomo in quanto tale?". Questioni etiche: "Se esiste un unico intelletto possibile, possiamo ancora parlare di responsabilità personale?". Questioni di filosofia della natura: "Una forma sostanziale può continuare a sussistere dopo la corruzione del composto di cui è forma?". E, infine, questioni relative al rapporto tra fede e ragione: "La fede può vertere su affermazioni di cui la ragione dimostra con necessità il contrario?". Argomentando le risposte, Tommaso fa attenzione a muoversi nell'ambito della semplice ragione filosofica, e, nella concretezza di questi casi, mostra che tra fede e ragione esiste sì un rapporto di distinzione, ma anche di armonia."