L'Italia radicale: carteggi di Felice Cavallotti: 1867-1898.

XV, 403 p. ; 23 x 16 cm. Testi e documenti di storia moderna e contemporanea, 1. Questa raccolta dei «Carteggi» offrono alcune indicazioni metodologiche ed alcuni dati di fatto che non possono essere trascurati dalla ricerca storiografica che si occupa della storia politica italiana dall'Unità alla fine del 19. secolo ed in particolar modo del radicalismo di cui Felice Cavallotti (1842-1898) ne fu l'«enfant prodige». Volontario garibaldino in gioventù, benché la sua fama sia oggi molto inferiore a quella di Mazzini e Garibaldi presso il grande pubblico, all'epoca era considerato tra i primi eredi politici dei due protagonisti del Risorgimento. «Il bardo della democrazia» così venne definito all'epoca, Cavallotti fu un politico idealista e appassionato, combatté molte battaglie per la giustizia sociale e una società autenticamente libera, oltre che contro la corruzione e il colonialismo della classe dirigente crispina. Cavallotti fu considerato il capo incontrastato dell'«Estrema sinistra» nel parlamento dell'Italia liberale prima dell'egemonia di Giolitti. Morì tragicamente a 56 anni, dopo essere stato ferito gravemente in duello dal giornalista conservatore Ferruccio Macola. In testa al front.: Istituto Giangiacomo Feltrinelli. Contiene inventario del fondo Cavallotti e indice dei nomi. Brossura editoriale, coperta in cartoncino flessibile colorato (grigio scuro), con impresso il titolo in nero al piatto e al dorso. Codice libreria 7435.