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Rare and modern books

Watelet Claude Henri

L'Art de Peindre. Poëme. Avec des Réflexions sur les différentes parties de la Peinture

De l'Imprimerie de H. L. Guerin & L. F. Delatour, 1760

350.00 €

Gilibert Galleria Libreria Antiquaria

(Torino, Italy)

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Details

Year of publication
1760
Place of printing
A Paris
Author
Watelet Claude Henri
Publishers
De l'Imprimerie de H. L. Guerin & L. F. Delatour
Keyword
Arte e pittura, Poesia didascalica, Prime edizioni
Dust jacket
No
Inscribed
No
Print on demand
No
Condition
Used
First edition
No

Description

In-4° (295x230mm), pp. (4), XIX, 144, (2), legatura coeva in pieno vitello marmorizzato con dorso a 5 nervi adorno di titolo oro su tassello rosso e di fregi in oro negli scomparti. Triplice bordura di filetti dorati lungo il perimetro dei piatti. Tagli dorati. Fogli di guardia in carta in decoro policromo a piuma di pavone. Antiporta allegorica incisa su rame, 20 tra testatine, culs-de-lampes e vignette n.t. incise su rame all'acquaforte e 2 tavv. n.t. incise al tratto raffiguranti le statue di Antinoo e della Venere di Milo, il tutto disegnato e inciso dallo stesso Watelet. Precede il testo una spiegazione delle figure in rame. Dedica a stampa ai membri dell'Académie Royale de Peinture et de Sculpture'. Fresco e marginoso esemplare impresso su carta greve. Prima edizione di questo poema didascalico sulla pittura in quattro canti, seguito (pp. 63 e sgg.) da delle 'Réflexions sur différentes parties de la Peinture'. I canti proemiali hanno rispettivamente per oggetto il disegno, il colore, l'invenzione pittorica e l'invenzione poetica. Le 'Réflexions' discorrono delle proporzioni, dell'insieme, dell'equilibrio della composizione, della bellezza, della grazia, dell'armonia tra la luce e i colori, dell'effetto, dell'espressione e delle passioni. Il Watelet (Parigi, 1718-ivi, 1786), pittore e incisore amatoriale, collezionista di belle arti, funzionario pubblico nella riscossione delle imposte ad Orléans, divenne celebre per aver creato, sulle rive della Senna, una casa nota come 'Moulin-Joli' in furono spesso ospiti Marmontel, Delille e la Pompadour e in cui dette vita a una nuova concezione dei giardini all'inglese, il cui gusto concorse a diffondere anche in Francia col trattato 'Essai sur les jardins' (1774). Collaboratore dell'Encyclopedi' con numerosi articoli sulle arti, fu eletto Accademico di Francia nel 1760. Schlosser, La Letter. Artistica, p. 651: 'Uno degli ultimi saggi del poema didascalico . pur sempre stimato'. Cicognara, 1003: 'Splendida e magnifica edizione'. Cohen-De Ricci, 1051. Sander, 2040. Furstemberg, 141. Universal Catalogue of books on art, II, 2112. Brunet, V, 1421. Quérard, La France littéraire, X, 490. Baldine Saint Girons, Esthétiques du XVIIIe siècle, pp. 156-158 e 464-467.
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